Almeno nove palestinesi sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti venerdì mattina durante incursioni aeree e bombardamenti di artiglieria israeliani che hanno preso di mira varie aree della Striscia di Gaza, segnando il 308° giorno del genocidio israeliano in corso. Lo riferisce l’agenzia di stampa Wafa.
In uno degli attacchi mortali, quattro persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite quando le forze israeliane hanno bombardato una casa di proprietà della famiglia Mattar nel campo profughi di Nuseirat, nella zona centrale di Gaza.
Fonti locali hanno riferito che i corpi delle vittime sono stati recuperati e i feriti sono stati trasportati negli ospedali di Al-Awda e Al-Aqsa.
In un altro attacco israeliano al campo profughi di Maghazi, nella zona centrale di Gaza, due persone sono state uccise e molte altre sono rimaste ferite, hanno riferito fonti locali.
Inoltre, le squadre di emergenza hanno recuperato i corpi di due vittime, tra cui un bambino, nella città di Abasan, a est di Khan Younis nella Striscia di Gaza meridionale. Un giovane è stato ucciso dai cecchini israeliani nella stessa zona.
Un altro attacco aereo ha colpito una casa a est del campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, ferendo 18 persone, tra cui bambini.
Ieri, gli aerei da guerra israeliani hanno effettuato numerosi attacchi aerei su Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, in concomitanza con i nuovi ordini di evacuazione emessi dall’esercito israeliano per diversi quartieri della città.
L’aggressione israeliana in corso a Gaza dal 7 ottobre 2023 ha finora causato 39.699 vittime palestinesi documentate, per lo più donne e bambini, oltre a 91.722 feriti. Migliaia di vittime rimangono intrappolate sotto le macerie, inaccessibili alle squadre di emergenza e di difesa civile a causa degli attacchi israeliani.