Bancarotta hotel di Cosenza, Barile rimesso in libertà

Carlomagno

Hotel Centrale CosenzaE’ stato rimesso in libertà, Domenico (Mimmo) Barile, l’albergatore finito ai domiciliari qualche giorno fa con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Il gip del Tribunale di Cosenza Piero Santese, ha motivato che per l’indagato non sussiste il pericolo di reiterazione del reato in quanto dal febbraio 2012 Barile non era più amministratore unico della società Tincson, con sede a Barcellona, in Spagna

Secondo il giudice, il provvedimento di revoca dai domiciliari lascia comunque “inalterato” il quadro indiziario “tenuto conto che l’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere”.

Mimmo Barile era stato arrestato lo scorso 27 settembre dai finanzieri di Cosenza su mandato del gip che aveva accolto la richiesta della procura di Cosenza. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe distratto fondi dalle sue società tra cui quella cui fa capo l’ex Hotel Executive (poi Mercure) di Rende e l’Hotel Centrale di Cosenza. Il primo, oggi, gestito da altri, il secondo è chiuso.

Nell’ambito di questa inchiesta, all’imprenditore cosentino erano stati anche sequestrati beni per 2,5 milioni di euro. Barile era già finito nei guai per l’ammanco di 500 mila euro alla Fondazione Field, per cui nel 2013 fu arrestato per peculato e poi, dopo aver patteggiato una condanna a 4 anni di reclusione, scontò la pena ai domiciliari da cui era uscito a marzo 2017.