Mossi dall’invidia per via che i vicini ci sapevano fare nel commercio, avrebbero deciso di vendicarsi dando alle fiamme e distruggendo i negozi di due “rivali” che vendevano al dettaglio la stessa merce. E’ questo il movente dei recenti attentati incendiari in via Padre Giglio, a Cosenza, con la Polizia che รจย riuscita a risalire a uno dei presunti autori che hanno vessato e minacciato due fratelli che avevano gli esercizi sotto la sopraelevata, vicini a quello del padre dell’arrestato.
In manette รจ finito Fabrizio Rizzuto, 29enne di Cosenza, ritenuto responsabile, in concorso con ignoti, di tentata estorsione e danneggiamento seguito da incendio. Il provvedimento รจ stato emesso dal gip del tribunale bruzio su richiesta della procura.
Da un mese a questa parte, ricostruisce la Questura di Cosenza, due fratelli commercianti nel settore dellโabbigliamento specialistico sono stati ripetutamente vittime di gravi episodi di danneggiamento e di incendio: il primo episodio avveniva la sera del giorno 18 novembre in questa Via Padre Giglio allorquando ignoti, dopo aver effettuato un buco nella parete esterna di un box di proprietร di uno dei due fratelli, lo davano alle fiamme con liquido infiammabile causandone la completa distruzione. Il danno provocato ammontava a oltre 40.000 euro.
Successivamente, la mattina del 28 novembre, il fratello del proprietario del box preso di mira, anchโegli commerciante, allโatto di prendere la propria autovettura, carica di indumenti e merce da lavoro, constatava come ignoti avessero tentato di darla alle fiamme senza perรฒ riuscirci.
Il giorno dopo, il 29 novembre, questo stesso commerciante subiva il tentativo di incendio del proprio box adibito alla vendita di prodotti commerciali anchโesso ubicato in Via Padre Giglio. La notte tra il giorno 10 e lโ11 dicembre scorsi lo stesso box era oggetto di un ulteriore tentativo di incendio domato perรฒ dai vigili del fuoco.
Infine, in una escalation di azioni delittuose, la mattina del giorno 12 dicembre, il proprietario dello stesso box allโatto di aprirlo constatava come ignoti avessero lasciato dei materiali in stoffa verosimilmente per darlo nuovamente alle fiamme.
Scattate le indagini, gli agenti della Squadra Mobile hanno visionato le immagini della videosorveglianza accertando come nelle vicinanze dei box delle vittime c’era un altro box adibito alla vendita di medesimi prodotti, concorrente dei fratelli.
E proprio il figlio del proprietario di questโultimo box – il 29enne posto ai domiciliari -, รจ stato immortalato dalle telecamere e riconosciuto dalla polizia come lโautore presunto dellโincendio perpetrato la notte tra il 10 e lโ11 dicembre scorso.
Il movente, secondo quanto ricostruito, sarebbe riconducibile proprio dallโinvidia e dal proposito di impedire la regolare attivitร di commercio alle due vittime in un atto di concorrenza sleale.
Questo, unitamente agli altri riscontri raccolti nel corso delle investigazioni, ha costituito a carico dellโindagato un quadro indiziario grave in ordine alla sua responsabilitร per i reati contestati. Sono in corso indagini per risalire agli altri complici.