La polizia britannica ha identificato un sospetto nelle indagini sull’attentato di questa mattina nella metropolitana di Londra. Lo riferisce Skynews, precisando che la persona in questione risulta essere stata individuata grazie a immagini delle telecamere a circuito chiuso disseminate in gran numero in tutte le stazioni come altrove nella capitale britannica. Il bilancio dei feriti è di 29 feriti, molti dei quali ricoverati in ospedale.
Nuovo attentato terroristico a Londra dove stamani è esplosa una bomba lasciata in un vagone di un treno della metropolitana. L’esplosione è avvenuta prima delle 8:30 in un convoglio pieno di pendolari e bambini che stava arrivando nella stazione di Parsons Green, stazione di superficie della “Tube” a sud ovest della capitale.
I feriti hanno riportato ustioni al volto e sul corpo. La bomba, a basso potenziale, era contenuta in un secchio trasportato in una busta. In alcune immagini postate da utenti sui social, si intravedono fili elettrici.
I passeggeri, terrorizzati, sono fuggiti dando vita ad una pericolosa calca quando il treno si è fermato alla stazione: sono saltati fuori dalle carrozze e si sono messi a “correre per la loro vita”, come ha scritto un testimone in un tweet.
Nella stazione c’è una forte presenza di agenti armati. Le misure di sicurezza sono previste dal protocollo anti-terrorismo di Scotland Yard sebbene le operazioni siano al momento sotto il comando della British Transport Police. “Gli artificieri – scrive il Daily Mail – stanno disattivando un secondo ordigno esplosivo trovato nella metropolitana di Parson Green”.
“Una palla di fuoco ha avvolto la carrozza della metropolitana”. E’ una delle testimonianze che si leggono sui social media dopo l’esplosione. “Ho sentito urla e persone che fuggivano nella stazione di Parsons Green”, ha detto un altro testimone. Circolano anche foto di feriti con bruciature sulla fronte. “Ho visto una donna con ustioni sulla faccia e sulle gambe che veniva portata via in barella”, ha raccontato la presentatrice della Bbc Sophie Raworth che si trovava alla stazione della metropolitana di Parsons Green dopo l’esplosione avvenuta a bordo di un treno della metro di Londra. La giornalista ha raccontato del panico a cui ha assistito con decine di persone che, proprio nell’orario di punta, cercavano di allontanarsi dalla carrozza su cui si era udito un forte boato.
Il primo ministro Theresa May presiederà oggi il comitato per la sicurezza nazionale “Gruppo COBRA” (Cabinet Office Briefing Rooms), per discutere dell’attacco terroristico a Parsons Green. Dall’attacco del novembre 2014 a Parigi, in tutta Europa, in particolare a Londra e in Gran Bretagna si sono registrati moltissimi attentati terroristici sempre a opera di jihadisti, quello più grave a Manchester durante un concerto.
A Parigi aggredito in metro da un agente antiterrorismo: “Allah Akbar”
Un militare dell’operazione antiterrorismo “Sentinelle” è stato aggredito da un uomo con un coltello questa mattina nella centralissima stazione del metro parigina di Chatelet. L’aggressore ha aggredito alle spalle il militare impugnando un coltello, urlando delle frasi che lodavano Allah, ma è stato disarmato e bloccato dallo stesso militare.
L’episodio, secondo quanto scrive l’Ansa, è stato di brevissima durata e si è concluso senza feriti. Proprio ieri, le autorità francesi hanno fatto trapelare l’intenzione di ridispiegare sul territorio – in modo meno prevedibile – il dispositivo di 7.000 militari dell’operazione Sentinelle.
“Questo nuovo attacco – ha detto in diretta su Europe 1, appena saputa la notizia dell’aggressione, il ministro della Difesa, Florence Parly – legittima le nostre intenzioni, quelle di rendere meno prevedibile e meno individuabile il dispositivo militare”. Nelle ultime settimane, dopo che un uomo radicalizzato ha investito con l’auto un gruppo di militari a Levallois-Perret (nord di Parigi) facendo sei feriti, un individuo con un coltello è stato fermato nei pressi delle Tour Eiffel. Alla polizia ha confessato di aver avuto l’intenzione di aggredire un militare.