30 Ottobre 2024

Assenteismo, 21 furbetti del cartellino all’Asl di Avellino

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La conferenza stampa sull’assenteismo all’Asl di Avellino

Sono 21 misure cautelari interdittive nei confronti di altrettanti presunti furbetti del cartellino ad Avellino. Si tratta di dipendenti della locale Asl tra dirigenti, medici e impiegati che attraverso il distorto utilizzo del badge si assentavano dal posto di lavoro.

Le indagini della Squadra Mobile di Avellino, coordinate dalla procura, vennero avviate l’anno scorso. Nella tarda mattinata, il questore di Avellino, Maurizio Ficarra, e il procuratore Rosario Cantelmo, illustreranno i dettagli dell’operazione in una conferenza stampa nel corso della quale verranno proiettate anche le immagini riprese da telecamere nascoste che hanno incastrato gli indagati.

Anche un beffardo ciao ciao alla macchinetta predisposta per la timbratura del badge e un successivo gestaccio (con tanto di dito medio alzato) compaiono nel video girato con una telecamera nascosta dalle forze dell’ordine e che ha portato a ventuno misure cautelari a danno di altrettanti dipendenti dell’Asl di Avellino. In particolare si vede uno degli indagati che dopo aver timbrato per se’ e per un altro collega irride la macchinetta con un ironico ciao ciao seguito da un gesto volgare.

C’è anche una guardia giurata, addetta alla vigilanza interna, nell’inchiesta che riguarda 21 furbetti del cartellino nella Asl di Avellino e denunciati dalla Squadra Mobile. Il vigilante viene immortalato nelle immagini, mostrate ai giornalisti nel corso della conferenza stampa con il questore di Avellino, Maurizio Ficarra, e il procuratore, Rosario Cantelmo, che ha coordinato le indagini, mentre con un cacciavite tenta di disabilitare una microcamera nascosta, installata dalla Polizia di Stato.

L’accusa nei confronti degli indagati è quella di truffa ai danni dello Stato: si tratta di dirigenti amministrativi, medici, impiegati e ausiliari che prestano servizio presso la sede di Avellino in via degli Imbimbo. Nei loro confronti è scattata la misura cautelare interdittiva della sospensione del lavoro: si tratta di dirigenti amministrativi e medici, impiegati e ausiliari che nell’arco dell’ultimo anno, quando sono cominciate le indagini, si assentavano normalmente dal luogo di lavoro anche per molte ore nell’arco della stessa giornata, dopo aver timbrato il cartellino o affidando il badge a colleghi cui avrebbero ricambiato il favore.

Il commissario straordinario della Asl di Avellino, Mario Ferrante, annuncia drastici provvedimenti a carico dei dipendenti coinvolti nell’inchiesta sui furbetti del cartellino e scoperti dalla Polizia. “Sono fatti gravi – dice – che richiedono interventi decisi: avvierò le procedure per il loro licenziamento e, non appena verranno quantizzate le ore di assenza ingiustificate dei dipendenti, chiederò alla Corte dei Conti di recuperare le somme equivalenti”


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