Asp di Cosenza, si è dimessa Saitta dopo le polemiche sull’assunzione della figlia

Le "condizioni ambientali" non le consentono "di proseguire con serenità e pienezza dei poteri lo svolgimento delle funzioni". La consulenza alla figlia, sebbene a titolo gratuito, era stata revocata.

Carlomagno
L’Asp di Cosenza, nel riquadro il commissario straordinario Daniela Saitta.

Ha fatto un passo indietro Daniela Saitta, commissario straordinario dell’Asp di Cosenza. La manager ha rassegnato le dimissioni dopo le polemiche legate all’assunzione della figlia Cristina Di Lazzaro, atto poi revocato in autotutela. Era stata nominata commissario lo scorso mese di gennaio.

Saitta avrebbe inviato ieri le dimissioni al commissario calabrese per il piano di rientro della sanità Saverio Cotticelli. La vicenda dell’assunzione della figlia ha suscitato molte critiche sia sui social network, che negli ambienti politici e interni alla sanità cosentina. La nomina della figlia era avvenuta il giorno di San Valentino e non prevedeva oneri a carico dell’ente.

Il giorno dopo, quando è scoppiato lo scandalo, la manager ha revocato la consulenza in autotutela. Insomma, una figuraccia barbina. Sebbene a titolo gratuito, l’assunzione della dottoressa Cristina Di Lazzaro, è apparsa come una beffa per tanti giovani che, a pari titoli e meriti, aspirano a trovare un posto di lavoro nelle stesse posizioni. Il Codacons Calabria aveva attaccato parlando di “affari di famiglia”.

Le dimissioni, irrevocabili, sono state motivate dalla manager, per le “condizioni ambientali” che non le consentono “di proseguire con serenità e pienezza dei poteri lo svolgimento delle funzioni”. Con le dimissioni della Saitta dovrebbero decadere le consulenze fiduciarie legate al mandato del commissario, ossia il commercialista Francesco Cribari e l’avvocato Marta Belmonte.