AGRIGENTO – Un somalo di 23 anni è stato fermato dalla Polizia nell’hotspot di Lampedusa con l’accusa di essere fra i torturatori che sequestravano e seviziavano i migranti in attesa di imbarcarsi dalle coste libiche.
Nel provvedimento emesso dalla Dda della Procura di Palermo, T. M. A. è accusato di associazione per delinquere armata di carattere transnazionale, dedita a commettere reati contro la persona, tratta e sequestro di persona, violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il 23enne somalo è stato riconosciuto come uno dei responsabili di torture e sevizie perpetrati in Libia nella struttura nei pressi della zona agricola denominata Hudeyfà, nella zona di Cufrà, dove i migranti venivano privati della libertà personale prima di intraprendere la traversata in mare per le coste italiane.
La scorsa settimana, sempre la Dda di Palermo ha fatto arrestare dalla Polizia di Agrigento e Crotone un giovane ospite del Cara di Isola Capo Rizzuto (John Ogais, conosciuto come Rambo) perché ritenuto uno dei torturatori dei campi di raccolta migranti in Libia.