E’ terminata in un supermercato nei pressi di Fiumicino, la latitanza di Gianni Siciliano, di 37 anni, originario della provincia di Cosenza e considerato un vero e proprio โre delle truffe onlineโ, tanto da aver collezionato negli anni numerose condanne definitive, anche per il reato di associazione per delinquere, il cui cumulo ha fatto scattare lโordine di esecuzione di pene concorrenti, emesso a suo carico dalla Procura della Repubblica di Roma nellโottobre del 2014 ed al quale il Siciliano era riuscito a sottrarsi fino allโepilogo odierno.
Agenti della Polizia postale di Cosenza e Roma, e i carabinieri di Torano Castello e Fiumicino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza lo hanno infatti scovato e arrestato allโinterno del Centro commerciale โParco Leonardoโ di Fiumicino mentre, dopo avere effettuato la spesa al supermercato, si stava dirigendo indisturbato verso la propria abitazione sita nelle vicinanze, allโinterno dello stesso Parco.
Separato e padre di una figlia, si รจ messo in luce fin dallโinizio della propria “carriera” quale abile utilizzatore delle opportunitร offerte dall’era digitale per realizzare truffe attraverso i siti dedicati allโe-commerce, creandosi false identitร di venditore, nella convinzione di poter mantenere lโanonimato e di non essere mai identificato.
In una prima fase, secondo la ricostruzione degli inquirenti, ingaggiava i compratori tramite il portale eBay, che ai tempi rappresentava il primissimo sistema di vendita online. Successivamente veniva accertato il suo coinvolgimento anche in una importante operazione di polizia giudiziaria, denominata โMach Pointโ, che aveva permesso di smantellare unโorganizzazione criminale attiva nel settore dellโhacking, della contraffazione di carte di credito e delle truffe on-line, per poi dedicarsi alla pratica di ingannare ignari ed ingenui acquirenti tramite il portale subito.it.
In esito alle indagini condotte dalla Polizia di Stato e dallโArma dei Carabinieri a seguito di numerosissime denunce sporte dalle vittime, il โre delle truffe informaticheโ, come viene definito dagli investigatori, veniva, in pochi anni, indagato nellโambito di procedimenti aperti da varie Procure della Repubblica di tuttโItalia, da cui scaturivano ben otto condanne definitive per i reati di associazione per delinquere, rapina, ricettazione, riciclaggio, truffa e altro, per un totale di oltre 40 capi dโimputazione contestati e che confluivano nellโordine di esecuzione per la pena complessiva di 5 anni e sei mesi di reclusione, eseguito oggi dalla Polizia Postale di Cosenza e dai Carabinieri di Torano Castello, sotto le direttive del pm della procura bruzia Maria Luigia DโAndrea.
Dalle indagini della Procura della Repubblica di Cosenza รจ emerso peraltro che Siciliano, anche durante la latitanza, avrebbe continuato ad operare nel settore delle truffe online, utilizzando schede telefoniche e carte di credito intestate a terzi soggetti, per porre in vendita su internet pezzi di ricambi per auto, elettrodomestici di ogni genere, cani e gatti di ogni razza e tanti altri beni, riscuotendo il prezzo pattuito tramite le ricariche effettuate dalle vittime che, ovviamente, non ricevevano in cambio il bene acquistato. Sono tuttora al vaglio degli investigatori centinaia di casi nei quali si ritiene plausibile il coinvolgimento di Siciliano e che, insieme a quelli giร definiti con sentenze, fanno ipotizzare un danno complessivo per le vittime quantificabile in centinaia di migliaia di euro.
Con lโoperazione interforze โProva a prendermi 3.0โ รจ terminata quindi la latitanza di Gianni Siciliano ma, si ritiene, sia stato anche posto un freno ad unโattivitร criminale attuale e redditizia, che ha visto negli anni raggirate e danneggiate numerose vittime in varie parti dโItalia.