I carabinieri del Nucleo Operativo di Petilia Policastro, in collaborazione con la Polizia penitenziaria, hanno eseguito unโordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Mario Mauro, classe โ58, Giovanni Castagnino, classe โ59, Francesco Garofalo, classe โ76, tutti di Petilia Policastro e di Pasquale Manfreda, classe โ66, di Mesoraca, tutti pregiudicati, gli ultimi tre giร detenuti per altra causa, perchรฉ ritenuti i presunti mandanti dellโomicidio di Valentino Vona e del tentato omicidio del fratello Giuseppe Vona, reati aggravati dal metodo mafioso e con la finalitร di favorire la cosca Manfreda di Petilia Policastro.
I provvedimenti sono stati richiesti dalla Dda di Catanzaro ed emessi dalla Corte dโAssise dโAppello di Catanzaro.
L’AGGUATO IN CAMPAGNA – Era lโaprile del 2012 quando i due fratelli – mentre si trovavano in localitร Marrate di Petilia intenti a tagliare della legna – furono raggiunti da tre sicari, col volto travisato ed armati di fucili e pistole, e vennero bersagliati dai colpi dโarma da fuoco. Valentino Vona รจ stato raggiunto alle gambe ed allโaddome, e poi รจ stato finito con un colpo alla testa, mentre il fratello Giuseppe, vero obiettivo dei killer, riuscรฌ a darsi alla fuga scampando cosรฌ a morte certa.
L’INCHIESTA – In particolare, Giuseppe Vona, cosรฌ come emerso dalle indagini, veniva accusato dai suoi aguzzini di essere il materiale esecutore dellโomicidio di Vincenzo Manfreda (fratello di Pasquale e cognato di Mario Mauro, destinatari della misura odierna), verificatosi circa un mese prima del delitto e del tentato omicidio di Valentino e Giuseppeย Vona.
Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo di Petilia, a partire da aprile e fino al successivo mese di agosto, culminarono con lโoperazione โimpluviumโ che portรฒ alla sbarra, perchรฉ destinarie di un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Dda di Catanzaro, 6 persone, tutte, a vario titolo, accusati di essere i materiali esecutori del barbaro omicidio.
In particolare, spiegano gli inquirenti, i destinari della misura restrittiva, vennero indagati a piede libero e vennero assolti in Iยฐ grado (mentre gli altri vennero tutti condannati). Successivamente, perรฒ, proprio grazie alla collaborazione di uno degli esecutori materiali, furono riscontrate le indagini poste in essere dagli investigatori tanto che, lo scorso novembre, anche gli ultimi 4 furono condannati alla pena di 30 di reclusione, perchรฉ riconosciuti essere i mandanti di quellโomicidio, che sโinquadrava, di fatto, quale predominio territoriale della cosca petilina, capeggiata proprio da Vincenzo Manfreda (tutti i soggetti coinvolti nellโomicidio di Vona, a seguito dellโoperazione โtabula rasaโ condotta sempre dal Norm di Petilia, sono stati giร condannati in Iยฐ grado per associazione mafiosa).
A distanza di tempo, in attesa che la condanna passasseย in giudicato, postoย che Mauroย eraย detenuto per altra causa, tornava in libertร proprio la settimana scorsa, e tenuto conto delle esigenze cautelari ancora esistenti, relative soprattutto ad un concreto pericolo che Mauro potesse darsi alla latitanza, lโorgano giudiziario, attivato dalla Dda catanzarese, provvedeva nellโimmediatezza ad emettere una misura coercitiva nei suoi confronti.