L’amministratore delegato dell’Anas, Gianni Vittorio Armani ha rassegnato le sue dimissioni. La decisione arriva “in considerazione del mutato orientamento del Governo sull’integrazione di Fs Italiane e Anas”, riferisce una nota della società.
“Il Gruppo Fs Italiane – conclude la nota – ha ringraziato l’Amministratore delegato Armani per il lavoro svolto in questi anni nel ristrutturare l’Azienda”.
Armani ricopriva l’incarico dal 2015, quando fu nominato dal governo Renzi su input dell’ex ministro Delrio. Secondo quanto scrivono alcuni quotidiani, in seguito alle dimissioni di Armani sono arrivate anche quelle di Vera Fiorani e Antonella D’Andrea.
Dimissioni chieste da Battisti e Toninelli
A chiedere le dimissioni era stato nei giorni scorsi l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, che controlla la società stradale. Ieri è tornato alla carica con Armani anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
Decade il Cda di Anas
Con le dimissioni di tre su cinque componenti, decade l’intero Cda di Anas, compreso il presidente Ennio Cascetta, che era stato capo della struttura di missione del ministero delle Infrastrutture ai tempi di Graziano Delrio ministro. Il nuovo vertice dovrebbe essere nominato la prossima settimana.
Lannutti (M5S): ora verificheremo regolarità appalti
“Finalmente Armani si è dimesso ma non creda che ora cadrà tutto nel dimenticatoio: il M5s verificherà la regolarità degli appalti concessi dall’Anas in Italia eall’estero”. Così il senatore M5s Elio Lannutti che ricorda: “sull’Anas abbiamo depositato noi del M5s un’interrogazione firmata da 50 parlamentari e dal capogruppo Stefano Patuanelli in cui abbiamo denunciato le irregolarità e le malefatte della sua gestione”.