Una donna di 49 anni originaria di Verzino, centro del crotonese, è stata ricoverata in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Crotone dopo avere accusato forti dolori in tutto il corpo. La donna, riporta il Corriere della Calabria, lo scorso 30 maggio, ha effettuato la vaccinazione contro il Covid. Il siero utilizzato dai sanitari vaccinatori è l’AstraZeneca.
Passato qualche giorno dalla somministrazione della dose del vaccino la donna ha iniziato ad avere dolori addominali. Trasportata in ospedale è stata effettuata un tac da cui si evince che, a livello di apparato digerente, c’è la presenza di emorragie.
I medici – riporta il quotidiano online – stanno valutando l’opportunità di intervenire chirurgicamente, nella speranza di risolvere il problema. “Il sospetto che la causa delle emorragie possa essere il vaccino c’è, ma manca la certezza”, si legge.
Questa di Verzino è la seconda donna della provincia pitagorica che ha avuto seri problemi dopo la somministrazione di una dose di vaccino AstraZeneca.
L’altro caso ha riguardato una donna di 46 anni residente nella frazione Santa Rania di Caccuri. Quest’ultima ha fatto la vaccinazione lo scorso 27 maggio nell’hub di Mesoraca. Quì la notizia
Nel mese di dicembre scorso si era ammalata di Covid-19 e a maggio ha deciso di sottoporsi all’unica dose di vaccino, così come prevede la prassi per chi ha avuto il “contagio” (la positività al tampone, ndr).
A Mesoraca le è stato somministrato AstraZeneca e dopo qualche giorno ha incominciato ad avere sintomi gravi quali la difficoltà a muovere un braccio. La donna è ricoverata in rianimazione all’Annunziata di Cosenza dove viene mantenuta in coma farmacologico.
Sempre da Caccuri rimbalza la notizia che i familiari della donna di 46 anni avrebbero dato mandato ad un legale per aprire un contenzioso nei confronti dell’Azienda sanitaria provinciale pitagorica.
Il problema che si intende porre è quello legato all’uso del vaccino AstraZeneca per donne inferitori a 50 anni che evidentemente, nella provincia di Crotone, viene iniettato ignorando le raccomandazioni di evitare le somministrazioni proprio per i soggetti femminili al di sotto dei 50 anni di età.
Il vaccino Astrazeneca era consigliato per gli over 60, ma in tutta Italia, le istituzioni governative e sanitarie, sorvolando sulle raccomandazioni, vorrebbero somministrarlo anche agli adolescenti, bambini compresi, quando il tasso di mortalità in 15 mesi in queste fasce è pressoché zero, come mostra il grafico ufficiale dell’Iss.