Sono circa 25.000 i contagiati in Cina per effetto del coronavirus, mentre i morti sono saliti a 493 (64 solo ieri). La situazione più critica è nella provincia di Hubei, con 13.522 casi di infezioni accertate, in particolare a Wuhan, la metropoli dove è scoppiata l’epidemia. Le persone guarite sono circa mille. Allestiti diversi ospedali temporanei, tra cui quello da mille posti letto realizzato in dieci giorni.
Decine i casi nel mondo, cioè oltre i confini cinesi. Sono 159 i contagi confermati con un solo decesso nelle Filippine. Negli Stati Uniti ci sono 11 contagi, in Germania 12 casi confermati, in Francia 6 mentre in Italia rimangono i due coniugi cinesi ricoverati in prognosi riservata allo Spallanzani. Sarebbero stazionari, sebbene le condizioni siano critiche.
Sarebbe vittima di una normale sindrome influenzale la donna ricoverata a Verona per accertamenti dopo avere accusato sintomi febbrili. Il dato emerge dal test effettuato al Dipartimento malattie infettive del Policlinico di Verona, che è risultato negativo. Lo riferiscono fonti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Per la conferma definitiva si attende però il test effettuato all’Istituto Spallanzani e quello dell’ospedale di Padova, centro di riferimento regionale per il Coronavirus.
Sono invariate le condizioni della coppia cinese ricoverata da una settimana allo Spallanzani. I due, marito e moglie, hanno superato la notte e sono ancora in terapia intensiva dopo che ieri le loro condizioni si erano aggravate. Secondo quanto si apprende l’aggravamento potrebbe rientrare nel decorso del virus che prevede anche momento di “crisi” in questo caso dovuti a difficoltà respiratorie.