Nei giorni scorsi, al termine delle procedure di estradizione, le autoritร francesi hanno consegnato a quelle italiane lโex latitante rosarnese Rocco Elia, di 39 anni, arrestato il 20 novembre 2018, nella Guyana Francese, dalla locale Gendarmeria che ha operato in collaborazione con i militari del Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro.
Rocco Elia, indagato nellโoperazione Ares, aveva trascorso diversi mesi di latitanza tra lโEuropa ed il Sudamerica, poichรฉ le indagini condotte nei suoi confronti avevano consentito di ricomprenderlo nel novero degli elementi di rilievo di unโassociazione finalizzata al traffico internazionale delle sostanze stupefacenti, riconducibile allโarticolazione territoriale della โndranghetadella cosca โGrassoโ, radicata nella Piana di Gioia Tauro e riferibile alla societร di Rosarno del mandamento tirrenico della provincia di Reggio Calabria.
Elia si era sottratto al fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia ย di Reggio Calabria diretta dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, nellโambito del quale era ritenuto responsabile di aver fatto parte di unโassociazione finalizzata al traffico internazionale delle sostanze stupefacenti, reato aggravato perchรฉ posto in essere in maniera funzionale alle attivitร criminali del sodalizio mafioso di riferimento.
ย Secondo lโaccusa, lโuomo risulta avere avuto un ruolo assolutamente centrale nelle dinamiche criminali della cosca Grasso per quanto concerneva lโimportazione dei carichi di Cocaina dal Sudamerica.
Il suo era un incarico essenzialmente di raccordo nella filiera ideata per riversare impressionanti quantitativi di Cocaina nel territorio nazionale, tanto che le accuse mosse nei suoi confronti attengono alle mansioni che questo espletava per lโimportazione della droga. Lโex ricercato avrebbe avuto il compito di curare lโapprovvigionamento della sostanza stupefacente, il conseguente confezionamento e la successiva commercializzazione nel territorio nazionale.
La cattura del ricercato, eseguita in un paese dellโAmerica Latina, รจ stata determinata dallaย ย manovra investigativa avviata allโindomani dellโoperazione di polizia denominata Ares, condotta dai militari di Gioia Tauro sotto la direzione della locale Dda, con il coordinamento del procuratore aggiunto Gaetano Calogero Paci e del pm Adriana Sciglio, chenel luglio del 2018 ha consentito di sottoporre a fermo di indiziato di delitto 32 soggetti, ritenuti essere gli elementi di spicco delle articolazioni territoriali della โndrangheta โCacciolaโ e โCacciola-Grassoโ, entrambe attive in Rosarno e, poco dopo, di dare esecuzione a unโordinanza di custodia cautelare nei confronti di 45 soggetti, con ruoli di rilievo nel perseguimento degli interessi illeciti delle due cosche rosarnesi.Lโex latitante si muoveva tra lโEuropa ed il Sudamerica utilizzando dei documenti falsi.