Un forte terremoto di magnitudo 4.4 è stato registrato alle 18:35 al confine tra Lazio e Abruzzo, con epicentro a 5 chilometri da Balsorano (L’Aquila) e a pochi km da Sora, nel frusinate.
Il sisma è stato chiaramente avvertito dalla popolazione nell’area colpita. Onde sismiche anche a Roma e in Campania. Al momento non risultano danni a persone e cose, ma sono in corso verifiche sulle strutture.
Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 14 km di profondità.
Altre due scosse, dopo quella di magnitudo 4.4 alle ore 18.35, a Balsorano, sono state registrate in provincia dell’Aquila. Alle 00:19 la terra ha tremato ancora con magnitudo 3,5, mentre alle 00:32 con magnitudo 2. Nel paese abruzzese la paura è stata enorme. Oggi e domani, 8 e 9 novembre, le scuole resteranno chiuse.
E’ una sequenza sismica diversa da quella dell’Italia centrale ad avere attivato il terremoto avvenuto al confine tra Abruzzo e Lazio. “Si tratta di un altro sistema di faglie”, ha detto all’Ansa il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Si tratta comunque – ha proseguito – di un’area ad alta pericolosità sismica”.
In questa stessa area è infatti avvenuto il terremoto di Avezzano del 1915 e altri due importanti terremoti storici sono avvenuti nel frusinate nel 1654 e più a Sud, verso il Molise, nel 1349. “Nelle ultime ore – ha detto ancora il sismologo – si era registrata nella zona della sismicità, con alcune piccole scosse e adesso stiamo vedendo piccole repliche”.