Da Salvini ancora veti su Occhiuto. La Calabria va forse a Fratelli d’Italia

"Se ha il Comune in bancarotta come fa a fare il governatore? È come candidare la Raggi a palazzo Chigi". La Puglia non andrebbe più alla Meloni, per cui si apre uno spiraglio in Calabria

Carlomagno
Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini sul palco di piazza San Giovanni a Roma

“Prima vinciamo in Umbria e poi parliamo di tutto il resto. Noi chiediamo candidati nuovi”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, interpellato in merito a un possibile veto del Carroccio sulla candidatura di Mario Occhiuto, in Calabria, per il centrodestra.

“Servono ovunque candidati nuovi, specchiati. Se uno ha il Comune in bancarotta come fa a fare il governatore? È come candidare la Raggi a presidente del Consiglio…”, ha aggiunto il leader della Lega che ha poi ribadito la posizione nel salotto di Vespa a Porta a Porta.

I veti del Carroccio su Occhiuto erano stati espressi a più riprese dal segretario e dal commissario Invernizzi per via dei procedimenti giudiziari a carico del sindaco di Cosenza.

Intanto, i tre leader del centrodestra, Salvini, Meloni e Berlusconi dovrebbero trovare la quadra sulle candidature dopo il voto in Umbria. Secondo le ultime indiscrezioni dopo la manifestazione di piazza San Giovanni, la Puglia, che prima era data a Fratelli d’Italia con Raffaele Fitto, dovrebbe essere appannaggio della Lega; la Campania a Forza Italia e la Calabria a Fratelli d’Italia, i cui vertici vorrebbero impegnare la parlamentare Wanda Ferro nella corsa alla Cittadella.