Settantatrè anni fa gli italiani votarono in maggioranza per la Repubblica come forma istituzionale. Al referendum del 2 giugno 1946 prevalse infatti la Repubblica sulla Monarchia. Oggi cerimonia a Roma per festeggiare la ricorrenza alla presenza delle più alte cariche dello Stato e di altre autorità civili e militari. Parata dei corpi dello Stato ai Fori imperiali e all’Altare della Patria, con le frecce tricolori che hanno sorvolato la capitale.
Davanti al capo dello Stato, Sergio Mattarella, al premier Giuseppe Conte, ai presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico, al ministro della Difesa Elisabetta Trenta, al ministro dell’Interno Matteo Salvini ed altri rappresentati di Governi e istituzioni, hanno sfilato 3.975 persone in rappresentanza di tutti i corpi dello Stato, compresi i militari delle forze armate.
Ma è polemica. “Oggi è la festa di tutti quelli che si trovano sul nostro territorio, è dedicata ai migranti, ai rom, ai sinti, che sono qui ed hanno gli stessi diritti”, ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, parlando con i cronisti prima di assistere alla parata si Fori imperiali. “Non ci devono essere polemiche sterili e strumentali, oggi è la festa di tutti. Nel cielo sventola la bandiera della Repubblica, che significa libertà, democrazia e rispetto di tutte le persone che si trovano sul nostro territorio”, ha aggiunto Fico parlando delle polemiche nei confronti del ministro della Difesa Elisabetta Trenta, prima di assistere alla parata ai Fori imperiali.
“Io dedico la Festa della Repubblica all’Italia e agli Italiani – ha replicato in un tweet il ministro dell’interno Matteo Salvini -, alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l’onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli”. “Le parole di Fico mi fanno girare le scatole e sono un torto a chi ha sfilato oggi – ha detto Salvini -. C’è gente che rischia la vita per gli italiani. Di legalità ce ne è poca nei campi rom”.
Interviene anche Luigi Di Maio: “Oggi è la festa di tutti i cittadini italiani, soprattutto di quelli che hanno perso la pazienza, che aspettano risposte, che non ne possono più di parole ma che si aspettano fatti, fatti concreti! Una festa che ci deve unire tutti. E io sto con gli uomini e le donne, civili e militari, che credono nell’Italia e nei suoi valori democratici. Invece anche il 2 Giugno si è trovato il modo di fare polemica, per di più davanti ai nostri soldati. È incredibile”.
Di Maio prende le distanze dalle parole di Fico: “Io e Roberto su queste questioni siamo molto diversi e non è una novità. Io non avrei mai alimentato questa polemica di distrazione di massa sui migranti il 2 giugno. È una sua opinione, lui è il Presidente della Camera, io il capo politico del M5S. Ad ogni modo mettiamo tutti da parte le polemiche e godiamoci questa festa”, dice Di Maio intercettato dall’Ansa, prima di partire per l’aeroporto destinazione Sardegna con la sua compagna.