Superare il 3% del patto di stabilità? “Non solo si può, ma si deve”. Lo ha detto Matteo Salvini a Porta a Porta. “È mio dovere superare i vincoli europei se affamano le famiglie italiane. Il limite delle 3% è l’ultima delle mie preoccupazioni”, afferma il vicepremier leghista.
“Io – ha detto Salvini da Verona – per 11 mesi ho mantenuto la parola con gli italiani e con i 5 Stelle. Inizio a notare troppi accoppiamenti fra PD e 5 Stelle, troppa sintonia”. “No alla flat tax, no ad Autonomia, no al nuovo decreto sicurezza. E magari riapriamo i porti” ha aggiunto. “Mi spieghi qualcuno se vuole andare d’accordo con il PD o con gli italiani e la Lega rispettando il patto”.
“M5S spostato a sinistra? Se la sinistra è il Pd, per carità… Dio ce ne scampi. Non c’è un capo politico che abbia attaccato il Pd come me, il Pd è ancora quello dei renziani con Zingaretti davanti, non voglio averci nulla a che fare”, dice Di Maio interpellato da Matrix in proposito.
“Da quando c’è stato il caso Siri la Lega l’ha presa sul personale. Sto chiedendo un vertice di governo (per sciogliere i nodi in sospeso, ndr) e vedo un po’ di irritazione”, dice ancora Di Maio, non placando lo scontro tra Lega e M5s in questo scorcio di campagna elettorale per le europee fatto di provocazioni e attacchi bassi tra alleati di governo.
“Prima di spararle sul rapporto debito-pil mettiamoci a tagliare tutto quello che non è stato tagliato in questi anni di spese inutili e di grande evasione”, ha affermato il ministro del Lavoro prima di incontrare gli imprenditori umbri nella sede di Confindustria Umbria, a Perugia.
Il ministro, dopo aver ricordato che sta incontrando in ogni regione gli industriali e le imprese che “chiedono stabilità al Paese e sono quel tessuto produttivo che permette di creare lavoro”, ha sottolineato che “è abbastanza irresponsabile far aumentare lo spread in questo modo come sta accadendo in queste ore, parlando di sforamento del rapporto debito-pil che è ancora più preoccupante dello sforamento del rapporto deficit-pil”. “Questo è un Paese – ha aggiunto – che ha 300 miliardi di euro di evasione fiscale e ha grandi evasori da cui si possono recuperare grandi risorse”.
“Matteo, mi raccomando, tenete duro sull’autonomia!”. All’incitamento di uno dei partecipanti all’Automotive Dealer Day a Verona, il ministro ha risposto con un sorriso aperto e battendo il pugno sul palmo dicendo “no, no, no” non indietreggiamo.