Non avevano resistito alla tentazione di vedere una partita di calcio, anche se non potevano perché colpiti da una misura di Daspo emessa nel 2017 dall’allora Questore di Reggio Calabria.
Così due persone, Z.G., di 27 anni e P.G., (23), entrambi reggini, sono stati arrestati dalla Polizia mentre tentavano di entrare allo stadio Granillo in occasione della partita di Lega Pro Reggina-Casertana disputata lo scorso 20 aprile. Un altro soggetto, anche lui con daspo, è stato denunciato.
Accortisi della vicina presenza degli Agenti, i tre si sono subito dati alla fuga nel tentativo di non farsi identificare. Gli agenti li hanno però riconosciuti, raggiunti e bloccati. Il primo soggetto aveva un daspo fino febbraio 2022, mentre il secondo sino ad agosto 2019.
I due sono stati quindi arrestati per la violazione del divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive ed il loro arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria in data 22 aprile. Sono i primi arresti per violazione del divieto registrati nella provincia reggina.
L’altro giovane, riuscito a fuggire, è stato comunque riconosciuto per S.A., di 43 anni, anch’egli sottoposto al divieto di accedere negli stadi ed è stato denunciato in stato di libertà alla procura della Repubblica di Reggio.
“Le manifestazioni tutte – spiega il Questore di Reggio Calabria Maurizio Vallone – si devono svolgere in assoluta sicurezza e non è accettabile che soggetti già autori di comportamenti scorretti possano reiterare gli atteggiamenti per i quali sono stati destinatari dei Daspo. La Questura vigilerà attentamente in occasione dei prossimi impegni calcistici della “Urbs Reggina 1914” proprio per impedire che comportamenti irregolari o violenti possano compromettere, con sanzioni o squalifiche, le legittime aspirazioni sportive della Società e dei veri tifosi reggini. Ringrazio gli Agenti per la prontezza e la professionalità dimostrata nella circostanza”, ha concluso il Questore.
Nei prossimi giorni la Divisione Anticrimine della Questura provvederà a valutare l’inasprimento della misura di prevenzione personale a carico di tutti e tre i soggetti identificati.