Era “idoneo a esplodere” il congegno trovato all’interno della busta sospetta indirizzata alla sindaca di Torino, Chiara Appendino, e intercettata in Municipio.
Lo rende noto la Questura di Torino, secondo cui il gesto sarebbe riconducibile “a soggetti appartenenti all’area anarco-insurrezionalista verosimilmente appartenenti alla cellula riconducibile all’Asilo”, il centro sociale sgomberato lo scorso 7 febbraio dalla polizia. “Scuola A. Diaz. Via C. Battisti 6, 16145 Genova”: è questo il mittente della busta. La scritta è tracciata in stampatello su un foglio bianco attaccato al plico.
Il plico, di piccole dimensioni è stato sottoposto allo scanner dalla polizia municipale. Gli artificieri hanno già provveduto a mettere in sicurezza la busta, spedita in Comune per posta ordinaria. La seduta del Consiglio comunale è stata chiusa e rimandata alla prossima settimana.
“L’ordigno esplosivo inviato alla sindaca di Torino rappresenta in modo incontrovertibile un chiaro gesto terroristico perpetrato da soggetti che agiscono in modo eversivo contro le istituzioni democratiche”. A dirlo il segretario generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo a proposito del plico inviato a Chiara Appendino. “Sarebbe un grave errore considerare un gesto tanto grave come un semplice atto provocatorio attesa la micidialità del plico e la sua potenziale efficacia di attentare alla incolumità delle persone – sottolinea Bravo – il grande lavoro fatto dalla Questura e dalle forze dell’ordine che hanno magistralmente contenuto la manifestazione di sabato, non resterà un caso isolato ma le forze di polizia, continueranno senza tregua a combattere questi professionisti del disordine difendendo lo Stato di diritto”.
Solidarieta alla sindaca da tutti i partiti politici, dal Pd a Forza Italia. Anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, incita la sua collega di partito a non mollare.