“C’è in corso un’ipotesi di dirottamento di un mercantile – anticipa il ministro dell’Interno Matteo Salvini – che stava arrivando in Libia dopo aver soccorso migranti e che invece ora sta dirigendosi a nord, verso Malta o Lampedusa”.
“Non siamo più ai soccorsi – osserva il vicepremier -, sarebbe il primo atto di pirateria in alto mare, con migranti che hanno dirottato il mercantile che era arrivato a 6 miglia dalla costa libica. Sappiano che l’Italia la vedranno col cannocchiale. Questo è un atto di delinquenza e di criminalità organizzata”, spiega in video su fb mostrando una mappa del Canale di Sicilia.
Intanto nella diretta video, Salvini parla anche della nuova tegola giudiziaria e del possibile reato di sequestro di persona contestato dalla procura di Roma per il caso della Sea Watch, la nave di una Ong tenuta ferma 12 giorni davanti al porto di Siracusa prima di avere il via libera allo sbarco a Catania il 31 gennaio scorso. I magistrati della Procura di Roma che hanno inviato il fascicolo, al momento contro ignoti, ai colleghi di Siracusa, che a loro volta si ritengono non competenti e avrebbero inviato gli atti alla procura di Catania.
Salvini, io non cambio linea
“Da Roma un atto sul fermo della Sea Watch è stato mandato in Sicilia”, commenta il ministro nel video. “E’ in arrivo un altro processo nei confronti del cattivone Salvini? Lo scopriremo insieme solo vivendo. Di certo io non cambio idea, in Italia si arriva solo col permesso. Possoni.o denunciare quanto vogliono, i porti italiani sono chiusi”, ha detto il ministro Salvin