Alcuni politici italiani forzando le leggi dello stato e i regolamenti delle capitanerie di porto sono riusciti a salire sulla Sea Watch dove a bordo vi sono 47 migranti. L’equipaggio, dopo che la nave dell’omonima Ong olandese è stata rifiutata e respinta da più paesi, tra cui Malta e la stessa Olanda, sta facendo pressioni sull’Italia e si è avvicinata al largo di Siracusa con il pretesto, ormai collaudato, del maltempo del tanto reclamato buonismo umanitarismo.
Potrebbe andare in Olanda, la nave di bandiera. Del resto fanno notare dal Viminale il natante batte bandiera olandese. Ma anche l’Olanda ha decisamente respinto i suoi fratelli: “Riportateli in Libia dove li avete prelevati”, sostengono i connazionali della Sea Watch.
La posizione del governo italiano è “no” anche stavolta. Porti chiusi, ribadisce Salvini. Ambienti parlamentari, ma anche giudiziari, parlano di insistenti contatti tra le Ong e i trafficanti di migranti. Ma dalla maggioranza arriva un secco: “E’ finito il business. E abbiamo le prove”.
A salire sull’imbarcazione sono stati il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, e i deputati Riccardo Magi di +Europa e Stefania Prestigiacomo, di Forza Italia. Proprio lei, ex ministro dell’Ambiente di uno dei governi Berlusconi, in possesso di patente nautica, si è messa alla guida di un gommone; a bordo, gli altri due esponenti politici, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, un legale e un medico. Insieme hanno raggiunto la nave della ong da tre giorni ormeggiata in rada, davanti a Siracusa, con 47 migranti e sono saliti sull’imbarcazione.
“Abbiamo fatto un blitz – annuncia Fratoianni – utilizzando un gommone. Con noi ci sono anche un avvocato e uno psicologo”. Alcuni migranti hanno mostrato ai politici i segni delle torture subite in Libia.
Pronta la reazione del ministro dell’Interno, Salvini: “Non rispettano le leggi e favoriscono l’immigrazione clandestina”. “E’ illegale impedire un’ispezione”, hanno risposto loro, affermando che questo genere di attività è “prerogativa costituzionale dei parlamentari”.
“Il governo italiano – ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a ‘Non è l’Arena su La7 – è impegnato in queste ore a produrre con le autorità tutte le informazioni con la magistratura affinché si possa sequestrare l’imbarcazione. Siamo anche impegnati a far arrivare in Olanda queste persone. Io non sono per registrare coloro che sbarcano in Italia, se le registra il governo olandese. Se poi la nave non è olandese, il governo ce lo deve dire ma su questo sta avendo un atteggiamento ambiguo”.