Tra i feriti nell’attentato al mercatino di Natale a Strasburgo c’è anche un italiano, un giornalista radiofonico, Antonio Megalizzi, 29enne di Trento. Le sue condizioni sono gravissime dopo essere stato ferito alla testa da un proiettile durante la sparatoria dell’algerino Cherif Chekatt in cui sono rimaste uccise “tre” persone e ferite diverse persone, di cui almeno tre gravi. Il nostro connazionale, apprende l’Ansa da fonti qualificate, lotta in queste ore tra la vita e la morte nell’ospedale dove è ricoverato.
La Procura di Roma ha intanto aperto un fascicolo di indagine per ciò che è successo in Francia. Nell’inchiesta si ipotizzano i reati di strage e attentato con finalità di terrorismo.
I familiari di Antonio appena appresa la tragica notizia sono partiti di notte da Trento per Strasburgo. Nella città francese sono giunti il papà Domenico, la mamma Annamaria e la sorella, assieme alla fidanzata del giovane.
“Ci hanno detto che Antonio è stato colpito alla testa da un proiettile sparato da quel delinquente. Le due ragazze che erano con lui (la trentina Caterina Moser e Clara Stevanato, veneta e residente a Parigi, ndr) ce l’hanno fatta a scappare, rifugiandosi poi in un locale pubblico. Hanno perso di vista Antonio, perché lui è rimasto a terra”. Lo ha detto Danilo Moresco, presidente dei ristoratori del Trentino nonché padre della fidanzata di Antonio Megalizzi.
Caccia all’uomo per catturare Cherif Chekatt
Intanto, prosegue la caccia all’uomo da parte delle forze speciali francesi. Il killer, identificato come Cherif Chekatt, 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo, era finito già in carcere in passato per aggressione. In seguito era stato segnalato come elemento “radicalizzato” allo Stato islamico e come minaccia per la sicurezza nazionale.
Per prenderlo la polizia ha messo in piedi una caccia all’uomo imponente. Blindato il centro storico dove nessuno è stato fatto più entrare, solo uscire. Pattugliate palmo a palmo le strade, anche con un elicottero.
Le autorità francesi hanno trovato del materiale esplosivo nell’abitazione dell’attentatore. La scoperta è stata fatta durante una perquisizione della casa poche ore prima dell’attacco. Le forze dell’ordine è stato detto dalle autorità senza fornire ulteriori dettagli, erano andate nella casa per arrestare l’uomo.