Oltre duecento carabinieri hanno eseguito a Cosenza 18 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti accusati di furto, ricettazione ed estorsione.
I militari hanno sgominato una banda di topi d’auto dedita al cosiddetto “cavallo di ritorno”. 10 persone sono state tradotte in carcere, sei ai domiciliari e due minorenni in comunità.
Secondo l’accusa, gli indagati agivano nel fortino degli zingari in via degli Stadi e le vittime, dopo ogni furto, venivano contattate per la restituzione dell’auto in cambio di denaro. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Cosenza su richiesta della locale procura e di quella per i minori di Catanzaro.