Immortalato mentre appicca incendi in Sila, assolto

Carlomagno

incendio CosenzaIl Giudice dellโ€™udienza preliminare del Tribunale di Castrovillari, in accoglimento delle richieste avanzate dal penalista Avv. Francesco Nicoletti, ha assolto il 45enne pregiudicato M.A.R., di Cropalati, dalla gravissima accusa di tentato incendio boschivo per fatti verificatisi allโ€™interno del Parco Nazionale della Sila nel settembre del 2017.

LE INDAGINI Lโ€™attivitร  di indagine degli inquirenti ha preso il via dai gravi incendi boschivi che hanno interessato parte del territorio ricadente nel Parco Nazionale della Sila. Roghi che, per la loro vastitร , hanno causato danni ingenti al patrimonio agro-silvo-pastorale e, cosa ancor piรน grave, hanno messo in pericolo lโ€™incolumitร  delle popolazioni. Una vera e propria emergenza per fronteggiare la quale i Carabinieri del Raggruppamento Parchi hanno fatto ricorso allโ€™impiego di strumentazione tecnica al fine di individuare i responsabili. Si รจ quindi proceduto alla installazione di sistemi di videosorveglianza nelle aree interessate dal fenomeno, attraverso i quali รจ stato ripreso e individuato il 45enne M.A.R. quale autore dei reati contestati. In quella occasione lโ€™uomo รจ stato tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari.

I FATTI I fatti risalgono al 18 settembre 2017, quando il 45enne รจ stato ripreso e videoregistrato dalle telecamere poste su luogo pubblico mentre si recava in localitร  Macrocioli del comune di Longobucco, zona forestale ricompresa nella Riserva del Parco Nazionale della Sila e, dunque, โ€œaerea protettaโ€. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo aver parcheggiato ed essere sceso dallโ€™auto, il 45enne avrebbe posizionato un ordigno incendiario composto da una busta di plastica bianca ed un lume di cera con innesco. Dopo essersi allontanato, sarebbe tornato sul posto per raccogliere il dispositivo e posizionarlo in un altro punto a poca distanza. Leggi

Qualche giorno dopo, in data 25 settembre 2017, il 45enne รจ stato nuovamente ripreso in localitร  Macrocioli dove, senza scendere dallโ€™autovettura, avrebbe lanciato dal finestrino del lato passeggero un congegno incendiario, analogo a quello utilizzato il 18 settembre 2017, per poi allontanarsi.

LE ACCUSE Secondo la prospettazione accusatoria, M.A.R. avrebbe compiuto atti diretti in modo non equivoco a cagionare un incendio nellโ€™area boschiva e protetta di Macrocioli di Longobucco, non riuscendo nellโ€™intento per cause indipendenti dalla sua volontร  e, nello specifico, per lโ€™intervento dei Carabinieri โ€œParcoโ€ di Cava di Melis che, recatisi sui luoghi, hanno immediatamente messo lโ€™area in sicurezza disinnescando gli ordigni incendiari. Allโ€™imputato รจ stata inoltre contestata la recidiva reiterata infraquinquennale.

IL PROCESSO La difesa ha chiesto ed ottenuto di poter celebrare il processo nelle forme del rito abbreviato. Il Pubblico Ministero, allโ€™esito della propria discussione ha chiesto la condanna dellโ€™imputato ad anni 7 di reclusione. Il Gup, in totale accoglimento delle richieste avanzate dallโ€™Avv. Francesco Nicoletti, ha assolto lโ€™imputato.