“La lotta alla mafia e allo sfruttamento è una priorità mia e del governo. Useremo tutte le armi a disposizione per non far nuocere questi delinquenti”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza a Foggia convocato a seguito dei due gravissimi incidenti stradali in cui sono morti in poche ore 16 braccianti agricoli extracomunitari, l’ultimo dei quali a Lesina, nel Foggiano, dove un furgone carico di operai stranieri si è scontrato frontalmente con un Tir.
“Svuoteremo progressivamente i ghetti, – ha aggiunto – non è possibile che in una società avanzata esistano dei ghetti”, ha aggiunto il ministro dell’Interno sottolineando che si sta già lavorando e sono a disposizione “alcuni milioni di euro per superare la fase emergenziale”.
“Dobbiamo inoltre aggredire patrimoni dei mafiosi che campano con il caporalato”. “Ho detto ai ragazzi sfruttati che hanno voglia di reinserirsi e lavorare regolarmente sul nostro territorio, che il ministro dell’Interno è al loro fianco. E sono contento che la comunione di intenti sia totale”. Salvini ha anche incontrato una delegazione di migranti.
“La bussola di questo governo – anche nell’approccio che abbiamo avuto nei confronti dell’immigrazione – è quella di garantire la dignità della vita e la dignità del lavoro. Per quanto riguarda il fenomeno del caporalato dobbiamo rafforzare gli strumenti di controllo e prevenzione e introdurre misure di sostegno al lavoro agricolo di qualità”: ha scritto su Facebook il premier Conte raccontando le ragioni della sua visita a Foggia.
Intanto si indaga anche per verificare se fossero nelle mani dei caporali i 12 bracciati agricoli, rende noto all’Ansa il procuratore della Repubblica di Foggia Ludovico Vaccaro che coordina le indagini avviate in riferimento agli incidenti stradali.
“Sono state avviate due distinte indagini – ha precisato Vaccaro – una riguarda l’incidente stradale, per capire la dinamica e tutto ciò che può averlo causato, anche se c’è da dire che in entrambi i casi sono morti i due autisti dei pullmini sui quali erano stipati i poveri migranti. L’altra indagine è stata avviata sul caporalato”. “Stiamo cercando di individuare – aggiunge il procuratore – le aziende in cui hanno lavorato gli immigrati per verificare anche le eventuali condizioni disumane in cui lavoravano. Si stanno verificando gli orari, per vedere da che ora a che ora hanno lavorato, capire se c’è stato sfruttamento ed intermediazione”.
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Scena apocalittica
Erano in 14, probabilmente viaggiavano in piedi, stipati in un furgoncino bianco con targa bulgara che poteva trasportare al massimo otto persone e che si è capovolto sull’asfalto dopo lo schianto: una scena apocalittica, con i corpi straziati tra le lamiere. Dodici i morti, tre i feriti. Le vittime sono tutti braccianti agricoli extracomunitari che tornavano da un’altra dura giornata di lavoro nelle campagne del Foggiano. L’impatto tra il pulmino ed un tir che trasportava un carico di farinacei, è avvenuto sulla statale 16, all’altezza dello svincolo per Ripalta, nel territorio di Lesina, nel Foggiano.