Parricidio a Rossano il giorno di Natale. Vitale lascia il carcere

Il gip di Castrovillari accogliendo la tesi dell'avvocato Nicoletti ha disposto i domiciliari per l'ingegnere che uccise il padre a dicembre

Carlomagno

In totale accoglimento delle richieste avanzate dallโ€™avv. Francesco Nicoletti, il Gip del Tribunale di Castrovillari ha disposto gli arresti domiciliari presso una Comunitร  riabilitativa per il 37enne ingegnere Cesare Vitale, accusato di aver ucciso a Rossano il proprio padre il giorno di Natale. Il provvedimento del Gip giunge alla luce degli esiti dellโ€™incidente probatorio.

I FATTI Il 25 dicembre 2017 Giuseppe Vitale detto โ€œToninoโ€, conosciuto e stimato Cancelliere del Tribunale di Castrovillari, veniva colpito a morte da due colpi di fucile allโ€™interno della propria abitazione a Rossano. Nellโ€™immediatezza del fatto veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto il figlio Cesare Vitale con lโ€™accusa di omicidio. Il Gip presso il Tribunale di Castrovillari disponeva poi nei suoi confronti la misura custodiale in carcere.

Lโ€™INDAGINE E Lโ€™AFFIEVOLIMENTO DELLA MISURA Nellโ€™ambito dellโ€™attivitร  di indagine venivano poste sotto sequestro le due abitazioni, quella della vittima e quella del figlio, al fine di effettuare specifici accertamenti tecnici tesi a fare piena luce sulla dinamica e sulle modalitร  dellโ€™accaduto. Le operazioni peritali balistiche venivano effettuate dal professor Aldo Barbaro, consulente della Procura, e dal professor Sandro Lopez, consulente nominato dalla difesa. Lโ€™inchiesta ha fatto registrare anche un incidente probatorio allโ€™esito del quale il Gip ha accolto le richieste avanzate dallโ€™avvocato Nicoletti, difensore di Cesare Vitale, disponendo la scarcerazione del 37enne e il regime degli arresti domiciliari presso una Comunitร  riabilitativa.