La formula di alleanza di governo per il Movimento 5 stelle sarebbe un “contratto o con la Lega o con il Pd”. Lo avrebbe detto, secondo Ansa e Corriere.it, il capo politico del M5s registrando “DiMartedì”. Si parla di un “contratto di governo” da sottoscrivere o con il Carroccio o con i Dem. Dal “contratto” verrebbe esclusa Forza Italia perché è “partito che bloccherebbe i tentativi di riforma del sistema”.
Finora sui siti e social di rifermento, sia di La7 che di Di Maio, non è presente alcuna “anticipazione” ma appena battuta l’indiscrezione il Pd ha subito declinato l’invito. “Il Pd, coerentemente con le decisioni assunte in direzione, dirà al presidente Mattarella che non siamo disponibili ad alcun governo che abbia Di Maio o Salvini come premier. La proposta del leader 5 stelle è ovviamente irricevibile”, ha dichiarato il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci.
L’intervista di Floris a Di Maio sarà trasmessa stasera su La7. Il leader Cinquestelle aveva affermato che per la formazione del governo avrebbe ascoltato tutti proponendo un’alleanza sui temi che sono diametralmente opposti a quelli proposti in campagna elettorale dal Partito democratico, molto affini invece alla Lega di Matteo Salvini.
Il capo della Lega, dal canto suo ha sempre detto che il centrodestra, di cui è leader, merita la premiership perché ha preso il 37 percento dei consensi, che è maggiore rispetto al 32% preso dal M5S, che resta pure il primo partito italiano. La partita su palazzo Chigi sta agitando il Centrodestra, Lega e pentastellati che erano riusciti a trovare la quadra sulle presidenze delle Camere, nonostante i veti incrociati tra grillini e azzurri sui nomi di Romani e Fraccaro.
La replica di Salvini: “A differenza dei 5stelle, diciamo no a partito bocciato dagli italiani”
“A differenza dei 5Stelle, la Lega esclude qualsiasi alleanza di governo col PD bocciato dagli italiani”. Lo scrive in un post su Facebook Matteo Salvini. “La coalizione che ha preso più voti è quella di centrodestra e da questa si riparte, dialogando anche con i 5Stelle ma senza subire veti o imposizioni”.
“Col Presidente Mattarella prosegue il leader leghista – parleremo di progetti, di lavoro, pensioni e sicurezza, pronti a governare ma senza escludere di tornare a votare in mancanza di accordi chiari, che ci permettano di far ripartire l’Italia. Non vedo l’ora di passare dalle parole ai fatti, saremo ragionevoli e concreti come in queste settimane, ma se ci accorgessimo che qualcuno vuole tirare a campare, noi diremo NO”, ha concluso Salvini.
Domani iniziano le consultazioni al Quirinale. La giornata clou sarà giovedì quando al Colle saliranno Partito democratico, Forza Italia, Lega e infine Movimento 5 stelle. Solo davanti a Mattarella si capirà la reale volontà dei partiti da cui il capo dello stato farà una sintesi per affidare l’incarico di formare il nuovo esecutivo.