Il quartiere milanese della Comasina era diventato un “set cinematografico” dove emulare le migliori performance viste in pellicole criminali degli anni ’80, con il protagonista venerato dai seguaci e azioni da paura, come nel film “Scarface”, attore principale Al Pacino nella parte del strafottente Tony Montana, che da quanto accertato dalla Polizia a Milano era copiato e anche bene per ciò che rappresentava nei suoi film, con tanto di “trono” da re del crimine.
Gli agenti, guidati dal Questore Marcello Cardona, hanno infatti arrestato in flagranza di reato sei persone ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Simone Pittella, di 28 anni, Daniel Pittella, (22), Maria Emilia Carvelli, (20), Davide Barretta, (27) e Antonio Caputo di 32 anni, tutti con precedenti.
Gli agenti del Commissariato Comasina anche a seguito di una segnalazione confidenziale, hanno svolto appostamenti ed osservazioni, in merito ad un via vai sospetto all’interno di un appartamento in via Dora Baltea.
Ed è quì che gli investigatori hanno individuato un appartamento vicino al quadrilatero dello spaccio di Bruzzano, nell’ambito del supercondominio accessibile da via Dora Baltea, Via Dora Riparia e Via Forni, e tre persone note agli investigatori (Caputo, Barretta e Daniel Pittella) che fungevano da vedetta e da cavallini per lo spaccio al minuto, uno dei quali, il 14 febbraio, era già stato arrestato in via Fontanelli per spaccio.
Inoltre, la piattaforma dello spaccio messa in atto era ben organizzata con movimenti ed
individui che avevano ruoli ben definiti: dal boss, al cavallino sino alla vedetta, o “palo” se si preferisce.
L’appartamento in questione, seppur sconosciuto alle banche dati, risultava essere abitato dalla coppia Simone Pittella e Maria Emilia Carvelli. Sfruttando un momento di distrazione e il rientro di una vedetta, i poliziotti hanno fatto irruzione bloccando tutti nella
sala studio, il cui arredamento riproduce fedelmente, appunto, quello del celebre boss Montana nel film “Scarface”, con quadri, foto e ogni possibile riferimento al mafioso interpretato da Al Pacino, compresa una scrivania in cristallo e un trono con tutti gli ornamenti: forse a simboleggiare il potere nella vita reale.
Gli investigatori, a seguito di perquisizione domiciliare, hanno sequestrato quasi 170 grammi di cocaina, 3.150 euro in contanti, materiale da taglio, 8 telefoni cellulari, materiale da confezionamento, tra cui un bilancino di precisione.
Inoltre, in prossimità della rampa che permette l’accesso ai box siti al piano interrato dello stabile, all’interno di una cassetta dell’idrante, gli agenti hanno sequestrato un borsello con all’interno un involucro in cellophane contenente 5,16 grammi di cocaina con altro materiale da confezionamento.