Prosegue il lavoro dei soccorritori a Taiwan per mettere in salvo due persone intrappolate e più di altre 140 disperse negli edifici danneggiati dal terremoto di magnitudo 6.4 avvenuto ieri davanti alla costa orientale dell’isola. Quattro i morti; 225 i feriti, di cui 20 in modo grave. La maggior parte dei dispersi si troverebbe in un condominio di 12 piani.
Una forte scossa di terremoto, magnitudo 6.4, è stata registrata alle 23.50 (le 16:50 in Italia) di martedì 6 febbraio a Taiwan, con epicentro a 22 chilometri da Hualien, centro abitato di centomila abitanti.
Secondo quanto riferito da organi di stampa internazionali, a Hualien è crollato un Hotel. Almeno due vittime e molti feriti, secondo un bilancio provvisorio. In moto la macchina dei soccorsi.
Si scava tra le macerie alla ricerca di persone intrappolate all’interno dell’albergo. Si tratterebbe di una trentina di persone tra ospiti e personale, secondo fonti dei vigili del fuoco citate dal governo, che ha schierato anche l’esercito.
Il Marshal Hotel, secondo quanto riferito dai media, sarebbe crollato parzialmente. Una sola ala ha ceduto, mentre l’altra è rimasta in piedi. Nelle immagini si nota infatti che la struttura è inclinata. Interessati a crolli anche altri edifici, tra cui un’altra struttura ricettiva, e abitazioni. Inagibili ponti e strade.
Secondo i rilevamenti effettuati dall’istituto di geologia statunitense (Usgs), il sisma di oggi ha avuto un ipocentro a 10,6 chilometri di profondità. Già lunedì nell’isola di Taiwan si erano verificate altre due scosse, rispettivamente di magnitudo 6.1 e 5.5, che avevano già sottoposto le strutture a forti sollecitazioni sismiche.
Diverse scosse, superiori a magnitudo 5 sono state avvertite negli ultimi tre giorni e anche prima e dopo i due eventi più forti. Sull’asfalto sono presenti importanti crepe. In alcuni punti della città le strade presentano vistose lesioni e rigonfiamenti dovuti al sisma.
Secondo l’osservatorio sismologico gli eventi sono stati causati da frizioni tra la placca tettonica delle Filippine e quella dell’Eurasia.