Una nigeriana di 26 anni, Miracle Francis, è stata uccisa con un colpo di arma appuntita alla gola nel suo alloggio nel Centro accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Mineo, nel Catanese. La donna era arrivata nella struttura nel dicembre del 2016.
Per l’omicidio la Polizia di Stato ha fermato il marito della nigeriana di 26 anni, Bill Francis, di 30 anni, maliano. L’uomo è indiziato di omicidio volontario, con le aggravanti di avere agito per motivi abbietti o futili e con crudeltà. Il delitto sarebbe avvenuto al culmine di un litigio.
A dare l’allarme era stata la loro figlia più grande, di 8 anni, che verso le ore 22 del 1 gennaio 2018. La bambina ha trovato la madre per terra, in una pozza di sangue.
L’extracomunitario è stato arrestato dalla squadra mobile di Catania e rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza. L’uomo, che vive nel Nord Italia, sarebbe andato a trovare la moglie ed i figli nel Cara ed avrebbe colpito la donna al culmine di una lite prima di darsi alla fuga.
Bill Francis era stato bloccato martedì in un Internet Point di Catania, dove voleva incassare una somma di danaro in contanti che gli consentisse di raggiungere il Nord Italia e poi l’estero. Alla Polizia non ha reso alcuna dichiarazione, limitandosi ad affermare di non essersi mai recato nel Cara di Mineo.
Sulle sue braccia sono stati trovati dei graffi, che sono al vaglio della polizia scientifica. Accertamenti sono in corso anche su un coltello con macchie di sangue trovato nella cucina dell’abitazione della donna.
Secondo quanto trapela, l’uomo per uccidere la moglie avrebbe utilizzato un coltello con una lama da 13 centimetri.