La Cassazione assolve definitivamente il senatore Piero Aiello

Carlomagno
Piero Aiello
Piero Aiello

Il senatore di Ap Pietro Aiello è stato definitivamente prosciolto dalle accuse di collusione elettorale con una ‘ndrina di Lamezia Terme nelle elezioni regionali del 2010 in Calabria. La Quinta sezione della Corte di Cassazione, ha fatto sapere il suo legale Nunzio Raimondi “ha dichiarato inammissibile il ricorso del procuratore generale presso la Corte d’appello di Catanzaro contro la sentenza di assoluzione per non aver commesso”.

Nello specifico Piero Aiello era accusato di voto di scambio con agevolazione della consorteria di ‘ndrangheta dei Giampà di Lamezia durante le elezioni regionali del 2010 in cui venne eletto consigliere a palazzo Campanella. Il 2013 Aiello si candidò e venne eletto al Senato nelle fila dell’Ncd, diventato Alternativa popolare.

“È stata necessaria davvero una incrollabile fiducia nella giustizia – ha commentato Aiello dopo la lettura del dispositivo, avvenuta nella tarda serata di ieri – per arrivare, quantunque assai provato, al termine di questi tre gradi di giudizio”.

“In questo momento, di intensa emozione per veder riconosciuta, ancora una volta, la mia totale estraneità ai fatti imprudentemente ascrittimi, il mio pensiero va alla mia famiglia, alla quale è stata inflitta un’umiliazione inqualificabile e che, pur tuttavia, con l’incoraggiamento e con tanto amore paziente mi ha sostenuto in tutto, ai miei amici ed ai miei elettori, i quali con il loro sostegno e la loro amicizia non mi hanno mai lasciato solo. Un pensiero riconoscente e grato rivolgo al mio difensore, il professore avvocato Nunzio Raimondi, il quale con grande professionalità e passione leonina, mi ha coperto con la sua toga intemerata, portandomi all’esito felice di questo lungo processo con dedizione ed umana partecipazione. Posso ora riprendere la mia strada di servizio alla mia comunità,agli ultimi e non protetti, guardando, con fiducia, al futuro”, ha concluso Aiello.