Gli “scippano” la moglie e tenta di uccidere il rivale, arrestato

Carlomagno

Commissariato PoliziaDestinatario di un divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli per presunti maltrattamenti, entra poi in un locale e con un grosso coltello tenta di accoltellare un uomo allโ€™addome gridando โ€œTi ammazzo, ti ammazzoโ€, ritenendolo il “rivale” in amore responsabile del fallimento del suo matrimonio. Lโ€™incredibile vicenda a sfondo passionale รจ avvenuta oggi a Catanzaro Lido.

Lโ€™uomo, D. F. G., di 49 anni, รจ stato arrestato dalla Polizia con lโ€™accusa di tentato omicidio. I fatti sono iniziati stamani quando gli agenti del commissariato del Lido hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla consorte e ai figli in quanto il protagonista avrebbe piรน volte minacciato la donna. Un provvedimento emesso dal gip di Catanzaro su richiesta della locale procura.

Unโ€™ora dopo aver ricevuto la diffida, lโ€™uomo in preda allโ€™ira si รจ recato in un circolo privato di via Murano a Catanzaro Lido allโ€™interno del quale, brandendo un grosso coltello da cucina, avrebbe piรน volte minacciato di morte un cliente del bar, F. D., di 47 anni, tentando di colpirlo allโ€™altezza del ventre e nonostante lโ€™intervento dei gestori e degli altri avventori del locale non si riusciva a distogliere lโ€™aggressore dal suo intento. Solo la determinazione dei presenti costringeva lโ€™uomo alla fuga mentre il destinatario dellโ€™aggressione, non riportava alcun tipo di lesione.

Sul posto sono giunti i poliziotti che hanno subito ricostruito lโ€™episodio che aveva come protagonista lโ€™uomo diffidato poco prima. Gli uomini in divisa si sono dunque recati presso lโ€™abitazione di D.F.G., distante dal circolo poche decine di metri, e nascosto sul balcone di casa gli agenti hanno individuato il coltello che sarebbe stato utilizzato per lโ€™aggressione al bar. Lโ€™arma sarebbe stata successivamente riconosciuta dalla vittima e dai testimoni.

Secondo quanto emerso, il movente dellโ€™aggressione sarebbe riconducibile alla misura cautelare appena applicata a suo carico, ritenendo F. D. come uno dei responsabili del fallimento del proprio matrimonio per presunti motivi passionali.