Armati di roncola e un cavo elettrico hanno bloccato e picchiato un giovane per rapinarlo dello smartphone, del portafoglio e altri effetti personali. La brutta storia si è consumata ieri mattina a Isca sullo Ionio, nel catanzarese. A stretto giro i carabinieri di Soverato, che avevano ricevuto una denuncia dalla vittima, hanno identificato e arrestato i tre con l’accusa di rapina impropria. Si tratta di Antonio Ventura, Antonella Melina e Giovanni Melina, rispettivamente, di 35, 20 e 24 anni, tutti originari di Girifalco.
L’episodio si è verificato in via Trento e Trieste, dove gli indagati, dopo aver minacciato e percosso ripetutamente la vittima 28enne, utilizzando anche una roncola e un cavo elettrico lungo circa 15 metri, gli avevano sottratto un telefono cellulare, marca “Huawei”, un portafoglio contenente 150 euro, dileguandosi poi a bordo di una Toyota Aygo.
A questo punto, la vittima è stata trasportata e visitata presso l’ospedale di Soverato, ove le sono state diagnosticate delle lievi lesioni, giudicate guaribili in pochi giorni.
Nel frattempo, grazie alla tempestiva segnalazione telefonica effettuata dai militari della stazione Carabinieri di Soverato, sono state diramate le ricerche, che hanno consentito ai colleghi della stazione di Isca marina, guidati dal luogotenente Vitaliano Mercurio, di individuare e bloccare i presunti responsabili, mentre transitavano sulla statale 106, proprio all’altezza del comune di Isca sullo Jonio.
Nella circostanza, l’accurata perquisizione personale e veicolare eseguita dagli operanti ha permesso di rinvenire e sequestrare il materiale sottratto e l’arma utilizzata per perpetrare la rapina alla vittima e, conseguentemente, di trarre in arresto i tre soggetti con l’accusa di rapina impropria.
Nella giornata odierna, il gip presso il Tribunale di Catanzaro ha convalidato gli arresti, disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari per tutti gli indagati.