E’ morta la ragazzina di 15 anni ferita ieri a colpi d’arma fuoco a Ischitella, nel foggiano. Si chiamava Nicolina Pacini. La giovane è stata avvicinata da un uomo, che si presume sia Antonio Di Paola, ex compagno della madre, che l’ha centrata in volto con un colpo sparato a distanza ravvicinata da una pistola calibro 22. Trasportata d’urgenza all’ospedale di Foggia, è stata ricoverata in rianimazione dove i medici hanno tentato di tutto per strapparla alla morte. Purtroppo non ce l’ha fatta.
Antonio Di Paola, 37 anni è stato poi trovato suicida in campagna nella giornata di ieri. Si è ucciso con la stessa arma. L’uomo, secondo quanto ricostruito, ha avvicinato la ragazza in via Zuppetta, una stradina isolata stretta del paese, mentre stava andando a scuola. Sulla gradinata il 37enne le ha avrebbe chiesto dove fosse la madre, ma dopo un battibecco o un rifiuto di lei a fornire indicazioni l’uomo non ha esitato e ha premuto il grilletto contro l’adolescente.
Nicolina Pacini era in affidamento dai nonni. La madre della ragazza, Donatella, ha saputo della tragedia nella località della Toscana dove lavora. Aveva avuto Nicolina e un altro figlio da un precedente matrimonio, anch’esso andato a monte.
Sembrerebbe che Antonio Di Paola avesse intenzione di riallacciare la relazione e per questo la cercava insistentemente. Pare che la donna di recente lo aveva denunciato due volte per minacce, l’ultima un paio di settimane fa. Nicolina Pacini, per le condizioni di disagio familiare, viveva con i nonni ai quali era stata affidata dai servizi sociali insieme con il fratello.
Sui profili Facebook appaiono foto che ritraggono Antonio Di Paola e Donatella felicemente immerse in una relazione che sembrava da sogno: Nel 2015 lui scriveva così: “Grazie amore che bellissimo pomeriggio insieme….. ti amo tantissimo sei la mi stella Donatella …”. La donna rispose: “Grazie sempre e solo unico grande e vero amore della mia vita Antonio Di Paola”. Ci sono altre foto insieme. L’ultima postata da lei a settembre dello scorso anno con i cuoricini che si sprecavano.
Poi qualcosa tra i due non ha funzionato. Un “amore” naufragato per presunte violenze da parte di lui, o forse per divergenze caratteriali aggravate da un contesto familiare già di per sé molto difficile in cui la ragazzina probabilmente soffriva e alla fine ne ha pagato innocentemente il prezzo più alto. Nicolina voleva solo vivere la sua di vita.