Non ripara mezzo e operaio muore, a processo forestale cosentino

Carlomagno

aula giustizia processoCOSENZA – Il Gip del Tribunale di Castrovillari dottor Ciarcia, in accoglimento delle tesi sostenute dallโ€™avvocato Ettore Zagarese difensore delle parti civili, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di V.M., 56enne, accusato di omicidio colposo aggravato. Lโ€™inizio della fase dibattimentale รจ fissato per il prossimo 20 novembre 2017 dinanzi al Tribunale di Castrovillari.

I FATTI – In data 28 agosto 2012 verso le ore 1:45 il signor Giuseppe Caruso, di Longobucco, dipendente Afor impiegato nel progetto antincendio boschivo, si trovava alla guida di una autobotte, diretto a svolgere il suo lavoro nello spegnimento di un incendio. Giunto in prossimitร  di un dosso, si ritrovava dinanzi il fuoco e frenava, ma il mezzo, a causa del contraccolpo causato dallโ€™acqua contenuta nella cisterna, scivolando indietro precipitava nella scarpata sottostante e si verificava il decesso del lavoratore.

Allโ€™epoca la Procura di Rossano aveva avanzato richiesta di archiviazione non ritenendo la sussistenza di ipotesi di reato. La famiglia del lavoratore, difesa dallโ€™avv. Ettore Zagarese, ha invece proposto opposizione avverso tale richiesta. In seguito a quanto emerso nel corso dellโ€™incidente probatorio, รจ stata ravvisata la responsabilitร  del 56enne V.M. allโ€™epoca responsabile dei mezzi in dotazione allโ€™Afor. Nello specifico, รจ risultato che lโ€™incidente era derivato dalla rottura di un foglio della balestra anteriore del mezzo che aveva causato la perdita di aderenza del veicolo, quindi il suo precipitare nella scarpata. Per come ricostruito, il 56enne, pur a conoscenza delle anomalie dellโ€™autobotte non ne avrebbe autorizzato la riparazione.

Lโ€™avv. Ettore Zagarese a nome della famiglia della vittima, esprime soddisfazione per la decisione, che ribalta un ingiusto originario giudizio di insussistenza del reato.