Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dellโinterno Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento dei consigli comunali di Cropani (Catanzaro) e Brancaleone (Reggio Calabria).
Alla base del provvedimento del governo due operazioni antimafia che hanno portato in carcere alcuni amministratori. Per quanto riguarda Cropani, la commissione di accesso antimafia per verificare gli atti amministrativi si รจ insediata il 28 dicembre scorso dopo lโoperazione โBorderlandโ, che ha portato alla notifica di 48 provvedimenti cautelari contro la cosca Trapasso di San Leonardo di Cutro, che ha portato in carcere, tra gli altri, anche il vicesindaco Francesco Raffaele Greco, evidenziando possibili influenze del clan nelle elezioni amministrative del 2014.
Nelle intercettazioni sono finiti gli interventi degli esponenti della cosca durante la campagna elettorale, con lo stesso vicesindaco che non ha avuto problemi a โvantarsiโ dei sostegni ricevuti. Per Brancaleone, invece, la Commissione รจ stata inviata il 31 dicembre scorso dopo lโoperazione โEcosistemaโ con lโaccusa, nei confronti delle persone coinvolte, di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata libertร degli incanti, violenza privata, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, tutte ipotesi aggravate dallโaver agito con modalitร mafiose e per agevolare la cosca di riferimento; falsa testimonianza, corruzione per lโesercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri dโufficio, detenzione e porto illegale in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi comuni da sparo. Al centro dellโinchiesta cโรจ la gestione dei rifiuti con la ditta Ased.
Tra i diversi amministratori locali coinvolti nellโinchiesta ci furono anche il vice sindaco di Brancaleone Giuseppe Benevoli; lโassessore al turismo di Brancaleone, Alfredo Zappia; lโassessore allโambiente di Brancaleone, Giuseppe Domenico Marino.