Violenze dei migranti a Riace, 7 denunce. Spariti i soldi dei Pocket Money?

Carlomagno

Riace paese accoglienzaNessuno gli versa i soldi della diaria giornaliera e loro, i migranti si ribellano. Così i carabinieri di Riace, il paese simbolo della cosiddetta accoglienza in Calabria, hanno denunciato 7 immigrati extracomunitari, di età compresa tra 19 e 26 anni, in quanto ritenuti responsabili di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone.

I migranti denunciati – che fanno parte del progetto “Sprar” (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) e sono ospiti presso un’associazione di Riace – avrebbero occupato arbitrariamente gli uffici dell’ente per protestare contro i ritardi dei mancati pagamenti dei “Poket Money”, una sorta di diaria giornaliera di circa 2 euro e 50 al giorno che lo Stato versa attraverso le prefetture (oltre i 35 euro per il loro mantenimento) ad associazioni e cooperative per quanto previsto dalle convenzioni per gli ospiti.

I migranti lamentano che le loro tessere sono vuote da tempo per gli acquisti quotidiani. Dagli atti dell’ultima inchiesta della Dda di Catanzaro sul business accoglienza e sulla mala gestione del Cara di Isola Capo Rizzuto emerge come la Misericordia di Sacco e don Scordio avrebbe lucrato anche sui Pocket Money destinati agli immigrati, i quali con quei soldi avrebbero potuto comprare all’interno del centro bolli postali, schede telefoniche, snack alimentari, bibite analcoliche, sigarette, libri, riviste, giornali eccetera.