L’Europa, questa Europa, ci regala prospettive anni ’20. La disoccupazione è alle stelle, quella giovanile è al 46 percento. Una stima che al Sud supera il 60%.
I ragazzi, e non solo loro, sono costretti ad emigrare per cercare lavoro. Questa è la magica teoria della crescita zero impostaci da Bruxelles. Intanto in Italia si studia il modo per accrescere l’occupazione: flessibilizzare di più.
Ecco il disegno degli strateghi per un un paese rimasto senza industria e con un micro tessuto produttivo massacrato dal fisco e aggredito dalla concorrenza spietata (e sleale) dei cosiddetti paesi emergenti.
Da questo paese scappano pure gli immigrati per la disperazione. Renzi dice che riformerà questo paese in direzione di una maggiore competitività. Ma non si può crescere ed essere competitivi se abbiamo i cinesi che ci fanno le scarpe in tutti i sensi.
L’Ue, questa Ue, è il male assoluto, peggio del nazismo. Ha pianificato la nostra distruzione in modo scientifico. L’Italia, come le altre nazioni europee, deve uscire da questo tunnel senza uscita.
L’unico modo è lasciare l’Ue dei banchieri e tornare al protezionismo per difendere gli interessi che l’Europa “comunitaria” non è riuscita a difendere. Dobbiamo tornare a essere un paese pienamente sovrano che possa battere moneta anziché battere debiti e disperazione.