Un italiano di 28 anni, Alessandro Grandis, è stato trovato morto a Santo Domingo con vaste ferite alla testa. Le circostanze in cui è maturata la morte appaiono misteriose.
Il corpo di Grandis giaceva senza vita ai bordi di una piscina di un resort di lusso, “La Joya”, provincia de La Altagracia nel Cocotal a Bavaro. La scoperta è stata fatta venerdì mattina attorno alle 7. Il giovane, genovese di nascita ma residente a Albissola Marina, nel savonese, era andato a Santo Domingo per turismo.
Da quanto riferito dagli investigatori locali, si tratterebbe di suicidio. Alcuni elementi, tuttavia, non convincerebbero del tutto: secondo un blog locale utilizzato dalla comunità italiana il giovane “è stato ucciso da un colpo di pistola mentre era seduto apparentemente in tutta tranquillità sul bordo della piscina con i piedi immersi nell’acqua”.
Il sito parla di “un colpo alla nuca con conseguente decesso all’instante. La posizione supina del corpo con la testa appoggiata sul pavimento ha fatto da tampone alla ferita, non consentendo una grande fuoriuscita di sangue”.
Fonti locali citate dall’Ansa confermano la tesi del suicido di Grandis, smentendo colpi d’arma da fuoco e la presenza di “segni di colluttazioni” nel corpo. “La polizia locale conferma che si sia trattato di un suicidio”, segnalano le fonti, indicando che “il ragazzo è morto per un trauma cranico dopo essersi buttato dal secondo piano del residence.
Ma a rilanciare la tesi dell’omicidio è il fratello del giovane, citato dal Secolo XIX, il quale ha raccontato che suo fratello sarebbe stato gettato da una finestra del terzo piano. Alcuni italiani residenti nella capitale della Repubblica Dominicana hanno respinto la tesi ufficiale delle forze dell’ordine e invece parlano di un colpo di pistola alla testa.
Il ragazzo era giunto due giorni fa a Bavaro, al termine di un viaggio di sette mesi in diversi paesi del Sudamerica”. “Il giovane, aggiungono le fonti, aveva in programma rientrare in Italia il 25 maggio”.
Non è chiaro il motivo dell’estremo gesto, se di suicidio si tratti. Alessandro Grandis nel 2014 si era laureato in Farmacia e seguiva le orme dei genitori, il padre medico e la madre dirigente dell’Asp.