Attacco concentrico sul procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro che ieri ha affermato che nel traffico di migranti dalla Libia, gli scafisti finanzierebbero “alcune Ong” che con le loro navi umanitarie andrebbero a ridosso delle coste libiche previo contatti coi trafficanti.
Già ieri il ministro dell’Interno Marco Minniti, riferendo alla Camera, aveva risposto di “non generalizzare”, a catena anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha attaccato il procuratore, così a ruota tutto il mondo politico -eccetto grillini, Fi e Lega – e le maggiori organizzazioni non governative che si sono sentite tirate in ballo dalle dichiarazioni del magistrato.
E oggi arriva l’ammonimento da parte del Csm che ipotizza azioni disciplinari contro Zuccaro. “Dopo aver sentito i capi di corte e il presidente della prima commissione, Giuseppe Fanfani, sottoporrò il caso all’esame del comitato di presidenza alla prima seduta utile fissata per mercoledì 3 maggio”, ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, interpellato sulle dichiarazioni del procuratore di Catania Zuccaro in tema di ong e migranti. Legnini ricorda tuttavia che “spetta al ministro della Giustizia e al procuratore generale della Cassazione valutare se sussistono o meno i presupposti per l’esercizio dell’azione disciplinare”.
Il procuratore di Catania aveva affermato che nell’inchiesta che sta coordinando, vi sono “ipotesi di lavoro” in cui emerge “chiaramente che non tutte le ONG lavorano correttamente”. Un lavoro che “mi induce a ritenere che la pista che sto seguendo e una pista esatta e corretta”. Una delle Ong citate dal procuratore arriverebbe a “fatturare” 400 mila euro al mese.
Già nei giorni scorsi sulla questione il M5S aveva attaccato con un post pubblicato su blog di Grillo dal titolo: “Migranti, l’oscuro ruolo delle ONG private”, in cui i pentastellati citando l’inchiesta della procura di Catania aveva gettato ombre sinistre sugli sbarchi “non del tutto casuali”. “E il governo, in tutto questo caos, cosa sta facendo? Se pensavano di sfangarla con la pseudo-intesa firmata da Minniti ed al-Sarraj si sono fatti male i conti. Ci avevano detto che l’accordo avrebbe messo un freno ai flussi migratori. Il risultato, invece, è che gli sbarchi sono aumentati del 46%”.