I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza hanno eseguito stamane dodici misure cautelari nei confronti di altrettante persone impiegate all’Asp di Cosenza e al comune di San Vincenzo la Costa.
Tra i destinatari ci sono un medico e tre infermieri del servizio di assistenza domiciliare ai malati terminali dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza e 8 dipendenti del comune di San Vincenzo.
Invece di prestare il servizio di assistenza a malati terminali e invalidi, come si evinceva dai registri, in realtà, in orario di lavoro, gli indagati si recavano a trovare i propri parenti o si incontravano con amici oppure facevano lunghe soste in bar e ristoranti.
La Guardia di finanza ha notificato loro un provvedimento di sospensione dall’attività per 12 mesi emesso dal gip nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Cosenza contro l’assenteismo.
VIDEO DEI FURBETTI DEL CARTELLINO
L’inchiesta ha interessato anche 16 dipendenti del Comune di San Vincenzo la Costa a 8 dei quali il giudice per le indagini preliminari ha imposto l’obbligo di presentarsi tutti i giorni, per due volte al giorno, alle forze di polizia.
I comportamenti dei dipendenti pubblici sono stati accertati dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza grazie ad attività di videoregistrazione effettuata con microtelecamere poste nei locali adibiti a timbratura e con pedinamenti ed osservazioni.
Il modus operandi è simile a quello di tanti episodi venuti a galla in Italia. Alcuni degli indagati, facevano timbrature multiple, ovvero passavano il badge anche per gli assenteisti. In un video diffuso dalla Gdf si nota un dipendente che, probabilmente conscio di essere spiato dagli occhi elettronici, timbra scorgendo solo il braccio per non farsi vedere in viso. Un modo curioso che non gli ha comunque salvato la faccia.