Quattro anni di violenza sessuale da parte di un branco di undici minororenni di età compresa tra i 13 e 17 anni. E’ quanto ha subìto un adolescente di 13 anni a Giugliano, in provincia di Napoli.
A ricostruire la brutta storia sono stati i carabinieri della compagnia del posto che hanno avviato indagini dopo che la madre della vittima ha raccontato di aver notato che qualcosa non andava nel suo ragazzino. In una circostanza aveva constatato atteggiamenti sospetti nel gruppo mentre era in compagnia del figlio.
Per otto minorenni è stato disposto l’accompagnamento in comunità, mentre per altri tre non si è potuto procedere in quanto con età inferiore ai 14 anni.
Gli episodi di violenza sarebbero stati diversi, l’ultimo dei quali due mesi fa, a gennaio 2017. Le violenze sono durate circa quattro anni, cioè da quanto il ragazzino aveva 9 o 10 anni.
C’è sgomento a Giugliano, grosso centro a nord di Napoli, teatro dell’ennesimo caso di violenza sessuale in danno a minorenni. “E’ terribile” ha commentato il sindaco della città, Antonio Poziello. “L’idea che a compiere le violenze sia stato un “branco” di minori, di cui due con meno di 14 anni, e che siano andate avanti per ben quattro anni lascia sgomenti”.
L’orrore di Giugliano ricorda il caso Melito Porto Salvo, in Calabria, dove una ragazzina non ancora 14enne è stata ripetutamente violentata da un gruppo di nove persone, ma più grandi di età. Tra il gruppo arrestato a settembre 2016 figurava il suo fidanzato maggiorenne.