Manifesti polemici, KeYaKù chiede a Occhiuto migliaia di euro. “Andranno ai disagiati”

Carlomagno

manifesto pubblicitarioL’ufficio legale di KeYaKù, come annunciato nei giorni scorsi, ha depositato stamane formale querela contro il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto in merito alla rimozione dei manifesti polemici apparsi in città che recavano uno slogan a doppio senso ritenuto dal primo cittadino osceno, volgare e offensivo per le donne.

KeYaKù contesta al sindaco gravi abusi in ordine alla rimozione di manifesti ritenuti legittimi i cui spazi sono stati pagati al comune e che il primo cittadino non avrebbe potuto e dovuto rimuovere per assenza di motivazioni (atti osceni eccetera) contrarie alle regole che disciplinano le affissioni.

Ma la società non si ferma all’aspetto penale. In sede civile avanzerà richiesta di risarcimento per i gravi danni arrecati all’immagine di KeYaKù dalla decisione di Occhiuto. Danni in corso di quantificazione che potrebbero ammontare a diverse migliaia di euro. Sapremo presto la giusta entità della richiesta.

I proventi, tiene a sottolineare l’azienda, (qualora dovesse vincere la causa, ndr) saranno interamente devoluti
in favore delle associazioni che affrontano i disagi sociali nella città.