Aveva lasciato da pochi giorni le prigioni e, nonostante l’iniezione di fiducia concessagli dal Tribunale di Catanzaro, con l’irrogazione del semplice obbligo di firma in caserma, non aveva perso tempo e, in pochi giorni, si era riorganizzato per trafugare danari e preziosi negli appartamenti dei malcapitati cittadini catanzaresi, mettendo a segno almeno altri due “colpi”.
Consci della sua tendenza a delinquere, i Carabinieri della Stazione di Gagliano e quelli dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Catanzaro, gli hanno messo il fiato sul collo, monitorandone ogni singolo movimento, riuscendo a trarlo in arresto lo scorso 3 gennaio, quando, subito dopo un furto nel quartiere Materdomini, aveva tentato di fuggire ad una pattuglia del NORM che lo aveva intercettato nei pressi dell’Agenzia delle Entrate.
Incastrato dal ritrovamento della refurtiva nelle proprie tasche e da alcune foto scattate da un vicino che lo ritraevano mentre scavalcava il balcone della vittima di turno, Francesco Scalise, classe ’83, giovane gaglianese con precedenti plurimi era tornato agli arresti domiciliari nell’abitazione della madre.
Nelle successive ore, proprio i Carabinieri di Gagliano, guidati dal Maresciallo Salvatore Sestito, ricostruita attentamente la attività, le compromettenti frequentazioni ed il modus operandi dell’uomo, riepilogavano il tutto in una ampia relazione indirizzata alla stessa Procura della Repubblica catanzarese che proponeva l’aggravio della misura cautelare già pendente sul giovane al Tribunale di Catanzaro che, a sua volta, concordando con le risultanza emerse, spiccava l’Ordinanza di Custodia Cautelare a carico dell’uomo.
In fine gli stessi militari dell’Arma di Gagliano hanno dato immediata esecuzione al provvedimento cha consentito di togliere dalla circolazione ,riportandolo dietro le sbarre della Casa Circondariale di Siano, un pericoloso malvivente che ha fatto dei furti nelle abitazioni una delle sue principali attività di sostentamento.
I servizi di controllo a largo raggio condotti dai Carabinieri di Catanzaro proseguiranno al fine i prevenire la commissione di analoghi reati per i quali, come in questo caso, fondamentale importanza rivestono le informazioni acquisiste dal vicinato.