Strisciavano il cartellino ma poi, invece di recarsi a lavorare, facevano dietrofront e andavano a passeggiare, a fare la spesa o in alcuni casi si vedevano giocare nelle slot machine. C’era chi timbrava e usciva oppure si ricorreva al vecchio trucchetto ormai consolidato: c’era sempre uno che timbrava per tutti.
Cosรฌ, 18 dipendenti dellโAzienda sanitaria provinciale di Rogliano in servizio all’ospedale sono stati raggiunti da altrettante misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Cosenza Giuseppe Greco ed eseguite dai carabinieri, che allโalba hanno notificato loro 4 sospensioni e 14 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, alle ore 7.30 e 14.30 di ogni giorno.ย Coinvolti medici e dipendenti dell’ospedale roglianese, polo sanitario a 15 chilometri da Cosenza.
A condurre il blitz contro i furbetti del cartellino, i militari della compagnia di Rogliano su una inchiesta, denominata โAll Walkerโ coordinata dalla procura della Repubblica di Cosenza, nella persona del sostituto procuratore titolare del fascicolo dโindagine, Giuseppe Cava, del procuratore capo, Mario Spagnuolo e del procuratore aggiunto, Marisa Manzini.
Le indagini, condotte dai militari di Rogliano, sono partite da numerose segnalazioni pervenute aallโArma che lamentavano il comportamento disinvolto di alcuni dipendenti dellโAzienda sanitaria provinciale che, anzichรฉ trovarsi sul posto di lavoro, venivano visti sistematicamente per le vie della cittadina occupati nelle faccende piรน disparate, dal fare la spesa al supermercato fino ad arrivare a spendere il tempo pagato dai contribuenti giocando alle slot machine.
Seimila ore di filmati e oltre 200 servizi di osservazione e ben 725 espiso di di assenteismo documentati dai carabinieri, che hanno monitorato ogni movimento dei dipendenti. Ogni giorno cโera qualcuno che si occupava di strisciare i cartellini per tutti, scattava cosi la libera uscita in paese e anche in provincia. Infatti, cโera chi non si faceva scrupoli di accompagnare i figli a scuola per poi tornare tranquillamente a casa. Cโera anche chi svolgeva attivitร nel proprio studio privato durante lโorario di servizio.