Sbarco a Reggio del 15 gennaio, fermati i due presunti scafisti

Carlomagno

Sbarco migranti a Botricello, arrestati presunti scafistiA conclusione di serrate indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nella tarda seratadi domenica 15 Gennaio 2017, la Squadra Mobile reggina ha sottoposto, dโ€™iniziativa, a fermo di indiziato di delitto 2 cittadini extracomunitari di origine nigeriana, gravemente indiziati di essere stati al comando dellโ€™imbarcazione sulla quale viaggiavano i cittadini extracomunitari sbarcati al porto di Reggio Calabria nella mattinata del 15 gennaio scorso dopo essere stati soccorsi in mare da una motovedetta della Marina Militare Ingleseal largo delle coste libiche.

Ai migranti fermati, Peter Samuel e Innocent Usunobun, entrambi di 28 anni e di asserita nazionalitร  nigeriana, la Dda ha contestato i delitti di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dellโ€™immigrazione clandestina, essendosi associati tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, al fine di commettere una serie indeterminata di reati volti a procurare lโ€™ingresso illegale nel territorio dello Stato Italiano, avvalendosidi mezzi di trasporto terreste e navale, con ripartizione di ruoli e compiti.

Nello specifico quello di reclutare soggetti interessati ad entrare illegalmente, via mare, in Italia, dietro pagamento di somme di denaro (corrispettivo del prezzo del viaggio); organizzare ed eseguire, unitamente ad altri soggetti, in tutte le fasi, il successivo trasferimento verso lโ€™Italia,attraverso una rete organizzativa costituita da uomini e mezzi di trasporto terrestri, per raggiungere le localitร  di mare di partenza (coste libiche) e navali per effettuare la traversata del Mar Mediterraneo in direzione delle coste italiane; assumere โ€“ i soggetti stranieri sottoposti a fermo di indiziato di delitto โ€“ il ruolo di scafista e/o addetto al governo dellโ€™imbarcazione utilizzata per il trasferimento in Italia degli immigrati clandestini.

Ai due fermati, sono stati, altresรฌ, contestati i reati di favoreggiamento dellโ€™immigrazione clandestina perchรฉ, in concorso tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, conducevano dalle coste libiche verso il territorio dello Stato italiano unโ€™imbarcazione a bordo della quale viaggiavano parte dei migranti giunti al porto di Reggio Calabria in occasione dello sbarco predetto, procurando in tal modo lโ€™ingresso illegale di stranieri nel territorio dello Stato, privi di cittadinanza italiana e di titolo per risiedere permanentemente sul territorio nazionale.

Tutti reati con le aggravanti di aver consentito lโ€™ingresso in Italia di piรน di cinque persone; di aver esposto le persone trasportate a pericolo per la vita o per lโ€™incolumitร ; di aver sottoposto le persone a trattamento inumano o degradante; di aver commesso il fatto allo scopo di trarre profitto, anche indiretto.

Nello specifico, dalla ricostruzione dei fatti operata dai poliziotti della Squadra Mobile, รจ emerso che i migranti che erano a bordo dellโ€™imbarcazione di soccorso, un barcone in legno, dopo aver pagato unโ€™ingente somma di denaro agli organizzatori del viaggio, sono partiti dalla Libia, per la precisione da Sabratha, circa 5 ore prima di essere soccorsi. Il tutto, con insufficienti scorte di cibo ed acqua ed in precarie condizioni igienico-sanitarie.

Nel corso delle attivitร  investigative, inoltre, รจ stato sequestrato materiale ritenuto utile per il prosieguo delle indagini, al fine di identificare gli organizzatori, i finanziatori e gli altri complici del traffico di esseri umani.

In data 18.01.2017, il fermo รจ stato convalidato dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, che ha disposto, nei confronti di Peter Samuel e Innocent Usunobun, la misura cautelare della custodia in carcere.

Lโ€™attivitร  istruttoria ha fatto infine registrare una nota di umanitร . Uno dei migranti sentiti presso gli uffici della Squadra Mobile per ricostruire compiutamente i contorni del viaggio dalla Libia verso le coste Italiane, allโ€™ultima domanda posta dallโ€™investigatore che gli chiedeva se avesse altro da aggiungere al suo racconto, rispondeva che intendeva soltanto ringraziare gli italiani per lโ€™accoglienza e la solidarietร  mostrate nei suoi confronti e dei suoi connazionali.