Avrebbe voluto fare bella figura alle nozze della figlia, regalandole l’intero bottino di una rapina, 150mila euro. Ma è stato scoperto e fermato dai carabinieri della Compagnia Torino Mirafiori.
Insieme al padre della sposa, che avrebbe organizzato tutto, sono finiti in manette altre cinque persone. I militari hanno infatti notificato un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Torino nei confronti di 6 persone ritenute responsabili di rapina aggravata in banca.
Si tratta di Vincenzo Cinquegranelli, 55 anni, domiciliato a Beinasco (To), padre della sposa, ritenuto il reclutatore e l’organizzatore; Antonio Zito, 45 anni, domiciliato a None, ritenuto l’autista. Poi c’erano i trasfertisti napoletani parenti della donna che si è sposata: Enrico Carrara, 28 anni, cugino della sposa; Massimiliano Amato, 44 anni, zio della sposa; Ciro Guadagnuolo, 37 anni, zio della sposa e Pasquale Troise.
34 anni
I FATTI – Lo scorso 26 agosto la banda entra in banca e avrebbe minacciato la direttrice e i clienti con un coltello. Dopo averli sequestrati e rinchiusi in una stanza, i banditi hanno portato via 150mila euro in contanti.
Un testimone, che passava davanti alla Banca, ha visto la fuga dei rapinatori e ha fornito agli investigatori alcuni dettagli importanti. Dopo una scrupolosa analisi degli elementi investigativi raccolti, i militari sono riusciti a identificare tutti i componenti del commando.
VIDEO DELLA RAPINA IN BANCA A TORINO
Dalle indagini è emerso che si tratta di una gang di rapinatori in trasferta. Un colpo organizzato nei minimi dettagli da un gruppo composto da napoletani in trasferta e da soggetti di origine napoletana residenti in provincia di Torino.
Il blitz prima delle nozze
Gli arresti sono avvenuti a Torino, quando i presunti rapinatori residenti in provincia di Napoli sono arrivati in città per partecipare al matrimonio della figlia del loro “collega di lavoro”. Arrestato il padre della sposa (ritenuto l’ideatore e il reclutatore della rapina) che ha regalato in dote il bottino alla figlia.
L’operazione dei carabinieri è scattata cinque ore prima del rito nuziale. Sempre secondo le indagini la banda avrebbe già pianificata un’altra rapina subito dopo la festa di nozze. Il gruppo è sospettato di aver messo a segno altre rapine. Fondamentali per risalire ai soggetti, sono state le telecamere di videosorveglianza.
Le indagini sono state dirette e coordinate dal sostituto procuratore, Andrea Padalino, del gruppo “Criminalità organizzata – Sicurezza urbana”.