La Polizia di Stato di Catania ha arrestato, su delega della locale Procura distrettuale, 5 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti in appartamento, nonché ricettazione e detenzione e porto illegale di armi da fuoco.
I provvedimenti, emessi dal gip presso il tribunale di Catania, sono stati eseguiti all’alba dagli agenti della Squadra mobile della Questura etnea. Si tratta di Concetto Aiello (41 anni), pregiudicato, già agli arresti domiciliari per altra causa; Massimiliano Arena, (33), detto “Massimo”, pregiudicato, già detenuto per altra causa; Giovanni Gagliano (26), pregiudicato; Salvatore Lo Re (38), pregiudicato; Vincenzo Verga (38), pregiudicato, già agli arresti domiciliari per altra causa.
La misura accoglie gli esiti di un’attività investigativa – anche di tipo tecnico – coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica e condotta dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro il Patrimonio “Squadra Antirapine” a seguito della constatazione di un elevato numero di segnalazioni di rapine perpetrate nell’arco temporale giugno 2014 – marzo 2015, ai danni della società che effettua la distribuzione di tabacchi in ambito locale.
L’analisi, spiegano gli investigatori, condotta sul fenomeno, aveva fatto rilevare che nel solo territorio di Catania e provincia, a decorrere dalla seconda metà del 2013, lungo tutto l’anno solare 2014 e sino ai primi mesi del 2015, la citata ditta risultava avere subito, complessivamente, quattordici rapine con la sottrazione di quantitativi vari di tabacchi lavorati nazionali ed esteri, con conseguente ingente danno patrimoniale (ogni singolo scatolo, contiene sigarette per un controvalore di rivendita al pubblico di circa euro 2.200).
Le indagini tecniche che hanno portato all’operazione “Smoke free”, non disgiunte da attività condotta sul territorio (appostamenti, pedinamenti, visione delle immagini dei fatti-reato) condotte dalla “Squadra Antirapine” nell’arco temporale gennaio – luglio 2015 hanno consentito di accertare l’esistenza di una presunta associazione criminale capeggiata da Giovanni Gagliano il quale, essendo stato dipendente della citata società di distribuzione tabacchi, utilizzava le conoscenze acquisite – relative ai percorsi dei furgoni, alle sedi dei destinatari delle forniture, ai sistemi di antifurto posti sui mezzi – per organizzare, dettagliatamente le rapine.
All’associazione sono state contestate tre rapine aggravate commesse rispettivamente il 3 giugno 2014, il 10 febbraio ed il 13 marzo 2015 e tre furti aggravati in abitazione commessi a Catania ed in alcuni comuni della provincia rispettivamente il 23 febbraio 12 e 18 marzo 2015.
A Gagliano è stata, inoltre, contestata la detenzione illegale di due pistole semiautomatiche. Tra i destinatari del provvedimento figura anche Massimiliano Arena figlio del noto Giovanni Arena (classe 1956) anch’egli detenuto, latitante dal 1993, inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del “Programma Speciale di ricerca”, catturato dalla Squadra Mobile il 26 ottobre 2011.
Ad Massimiliano Arena è stato contestato il reato di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo e quello di minaccia aggravata proprio ai danni dello stesso Giovanni Gagliano.
Il valore dei tabacchi asportati nelle tre rapine ammonta a 180.000 euro. Un destinatario della misura restrittiva si è reso irreperibile ed è attivamente ricercato.