COSENZA – La famiglia di Sara Frangella, la terza ragazza morta dopo l’incidente sulla statale 18 del 29 aprile scorso a San Lucido, ha deciso per la donazione degli organi della sfortunata ragazza. Degli organi hanno beneficiato otto diversi pazienti, tra cui un bambino.
Nell’ospedale Annunziata di Cosenza è stato eseguito dall’equipe medica composta dai dottori Sebastiano Vaccarisi, Vincenzo Pellegrino e Massimiliano Battaglia, chirurghi della Uoc di Chirurgia Epato- bilio-pancreatico, unitamente ai colleghi provenienti da Bergamo, Milano e Udine, un intervento di prelievo multiorgano (cuore, pancreas, fegato, reni e cornee).
Uno dei due reni è stato impiantato, con successo, dall’equipe cosentina ad una giovane donna in dialisi da cinque anni, mentre l’altro è stato trapiantato a Reggio Calabria.
L’azienda ospedaliera di Cosenza, in una nota, ha evidenziato che “i genitori della ragazza, cui esprimiamo come Azienda e come personale tutto, le nostre più sentite condoglianze e la nostra vicinanza per il loro grande dolore, hanno dato il consenso alla donazione”.
“Ancora una volta – afferma il Direttore generale, Achille Gentile – la solidarietà è testimone che la perdita di una persona cara può donare speranza di vita ad altre persone. Esprimiamo vicinanza e cordoglio alla famiglia. Il generoso gesto d’amore, nobile esempio di umanità e di grande civiltà sicuramente contribuirà ad incrementare il numero delle donazioni di organi nella nostra Calabria.
Il buon esito del percorso è da ascrivere al collaudato e ottimale coordinamento e funzionamento dei servizi e dei reparti della nostra Azienda. A tutti gli operatori coinvolti va un ringraziamento”. “Il trapianto eseguito ieri dall’equipe della Uoc di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica – conclude il comunicato – è il terzo effettuato in soli venti giorni, a testimonianza di come anche nella nostra regione vengono attuati interventi di alta complessità con ottimi risultati”.