Sembra siano tutti d’accordo per presentare candidati “immacolati” lontani da contaminazioni mafiose. La vigilanza è alta da parte della Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi che intende mettere sotto la lente alcune città sciolte o commissariate. Anche il candidato sindaco di Cosenza del centrosinistra, Lucio Presta, ha detto che sulle liste lui intende metterci il sigillo legalitario.
Da Forza Italia la coordinatrice regionale Jole Santelli scrive alla Bindi per invitarla a ispezionare le liste cosentine tra gli schieramenti. I candidati saranno tantissimi, oltre 1200, sparsi per lo più in liste civiche. Non sarà facile. I partiti faranno la loro parte per impedire candidature in “odore”, ma non si esclude che qualche “infiltrato” possa presentarsi direttamente o che possa essere referente di apparati criminali.
“Tra pochi giorni – scrive Jole Santelli alla Bindi – saranno depositate le liste per le elezioni comunali in Calabria. Forza Italia, della quale mi onoro essere la coordinatrice regionale in Calabria, sarà in campo regolarmente con il proprio simbolo o, in alcune città, con simboli civici, scelta assai diffusa nelle competizioni amministrative. Ritengo importante che il lavoro certosino sulla trasparenza che il mio partito e i candidati Sindaci stanno portando avanti da mesi possa essere legittimato da una valutazione della Commissione che Ella presiede”.
“Ciò soprattutto – prosegue la parlamentare azzurra – per avere un’importante garanzia di legittimità relativa alla designazione di persone che, a un’attenta e ripetuta analisi, non presentano alcuna correlazione con gruppi afferenti alla criminalità organizzata”.
“É altresì vero, però che la contestualità di città di piccole dimensioni può determinare involontari assorbimenti di candidati per alcuni versi riconducibili a settori che la vita politica deve espellere senza alcuna timidezza. Sarebbe importante, a mio avviso, che la Commissione potesse fare una valutazione totale di tutte le candidature a consigliere che saranno formalizzate, almeno nei capoluoghi di provincia, anche al fine di sostenere quei partiti intenzionati realmente a sbarrare la strada a ogni possibile tipo di inquinamento, in questa delicata e fondamentale battaglia”.